Belinelli in campo con il poster a favore del Bellunese: «Forza» /Foto

Venerdì 9 Novembre 2018 di Loris Drudi
Marco Belinelli
Tuta da riscaldamento dei San Antonio Spurs, l'American Airlines di Miami che prende lentamente vita nel pre-partita: Marco Belinelli entra in campo e si sente chiamare nella propria lingua, scena piuttosto rara al di là dell'oceano. A Marco viene allungato un piccolo cartello, e l'azzurro non esita a imbracciarlo e a posare per una foto: «Auronzo, Cadore, Comelico, Agordino, Belluno-Veneto STRONG», con l'ultima O sostituita da un cuore. «Grazie Marco». «No, grazie a te».



Del resto, l'amore per il proprio Paese, Belinelli non l'ha dimostrato soltanto con la fedeltà all'azzurro, ma anche con gesti piccoli ma significativi. Come mercoledì notte in Florida. Dove non ha esitato a spedire un messaggio di sostegno alle popolazioni venete colpite dal tremendo nubifragio degli ultimi giorni. 

 
L'INIZIATIVAA porgere il cartello è stato Francesco Zandegiacomo De Zorzi, albergatore di Auronzo di Cadore e orgogliosamente veneto, tanto che lo sfondo del suo profilo Facebook dove ha pubblicato la foto di Belinelli con il cartello pro-alluvionati è con una meravigliosa immagine della sua terra. Recatosi negli Stati Uniti per correre la maratona di New York per l'ottava volta, Zandegiacomo De Zorzi ha vissuto con apprensione quanto stava accadendo nelle valli bellunesi, e ha voluto mostrare dagli States il suo sostegno: dapprima ha modellato il proprio pettorale nella maratona newyorkese con un messaggio in favore del Veneto e poi a Miami, dove aveva acquistato i biglietti per Heat-Spurs, ha trovato l'aiuto di Belinelli. Un gesto che non sorprende chi conosce il 32enne bolognese, che negli ultimi anni ha vissuto una maturazione grazie alla quale si è meritato elogi non soltanto per la proverbiale capacità di fare canestro. 
UN LEADERIl primo azzurro campione Nba, nonché il primo ad aggiudicarsi la gara del tiro da tre all'All Star Game, ha saputo tramutarsi in un leader ascoltatissimo. Beli ha saputo utilizzare le capacità comunicative anche fuori dal campo: nel 2015, dopo gli attentati di Parigi, Marco ricordò Valeria Solesin, che perse la vita al Bataclan. Belinelli scese in campo indossando scarpe con la scritta Ciao Valeria e il simbolo della pace con la Tour Eiffel. «Non conoscevo Valeria, ma era una ragazza della mia età disse ricordando la ricercatrice veneziana anche lei era andata lontano da casa per fare ciò che amava». E mercoledì, quando Zandegiacomo De Zorzi ha fermato Belinelli, non ha dovuto spiegargli l'accaduto, visto che negli Spurs a forte matrice italiana il vice allenatore è l'ex ct azzurro Ettore Messina, cresciuto a Mestre si è parlato della tragedia del Veneto. A cui lo sport italiano chiede di non arrendersi. 
Ultimo aggiornamento: 18:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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