Lo stalker di Maicol era seriale: i magistrati ricostruiscono i precedenti

Giovedì 30 Marzo 2017 di Olivia Bonetti
Lo stalker di Maicol era seriale: i magistrati ricostruiscono i precedenti
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LENTIAI - Non era nuovo agli atti persecutori Renato Carpene, 51 anni, l'uomo indagato per lo stalking a Maicol Zanella: aveva anche ricevuto un ammonimento del questore per stalking ai danni di un'altra donna. E aveva patteggiato la pena di 6 mesi per le persecuzioni alla sua ex e al suo nuovo compagno. Ma forse Maicol non sapeva chi si trovava davanti. Si era rivolta più volte ai carabinieri della compagnia di Feltre chiedendo aiuto per lo stalking che stava subendo da parte di una persona che era ignota. Quella persona, secondo quanto ricostruito dalla Procura era proprio Renato Carpene, stalker conosciuto agli uffici.

L'inchiesta si è chiusa nelle scorse settimane e vede al centro come vittima la 22enne originaria di Quero che abitava a Lentiai, e che è stata trovata morta per cause naturali nella sua casa di Lentiai il 26 gennaio 2016, stroncata da una patologia congenita al cuore. Oltre agli atti persecutori la Procura ha raccolto elementi che hanno portato dritti a Carpene e un suo complice per l'inquietante episodio avvenuto nella notte del 29 dicembre 2014. Tre spari, tre colpi di arma da fuoco sparati contro una Chevrolet grigia, parcheggiata nella pubblica piazza Indipendenza, in uso a R.T., un barista verso cui Carpene nutriva sentimenti ostili. La vicenda sembrava un vero e proprio rebus: un rebus che nemmeno la perizia balistica depositata nei primi giorni di gennaio sembrava aver chiarito. Ma è stata la prematura morte di Maicol a gettare luce sulla vicenda e a ricondurre, con le indagini del Nucleo operativo dei militari di Feltre, quegli spari intimidatori a Carpene. Nell'inchiesta con lui è finito Claudio Pietrobon, 58enne di Castelfranco Veneto, che avrebbe materialmente esploso i colpi da una pistola calibro 7,65, detenuta e portata illegalmente fuori casa.

L'intricata vicenda è stata ricostruita nell'inchiesta di 1200 pagine che in questi giorni i legali dei due indagati stanno visionando in Procura. Brogliacci, intercettazioni, che vanno a rafforzare il quadro ricostruito dalla Procura. Non si sa ancora nulla sulla linea difensiva degli indagati, che al momento non hanno ancora preso contatti con i legali.
Si conoscono però i precedenti di Carpene, che avrebbe avuto quindi diverse vittime nei suoi comportamenti persecutori.

L'uomo avrebbe continuato nel suo atteggiamento verso un altra donna di Lentiai, anche dopo la morte di Maicol. Ma le vittime di Carpene in realtà sono anche altre. Infatti la vicenda degli spari hanno cambiato la vita alla coppia dell'auto crivellata: dopo quell'episodio enttrambi hanno vissuto nel terrore. L'uomo ha lasciato il bar e la vita per entrambi è cambiata.

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