Lingua blu, 104mila vaccini per
le pecore delle tre province colpite

Giovedì 29 Settembre 2016
Lingua blu, 104mila vaccini per le pecore delle tre province colpite

VENEZIA - Con il decreto di acquisto di 104 mila dosi di vaccini è partita la campagna regionale di vaccinazione di massa delle capre e delle pecore del Bellunese, del Vicentino e del Trevigiano contro la ‘blue tongue’, l’epidemia di febbre catarrale maligna che sta colpendo greggi, mandrie e allevamenti negli alpeggi del Bellunese, del Vicentino e del Trevigiano. Poi si passerà ai bovini. Veicolata da un insetto, la malattia della ‘lingua blu’ (così denominata perché causa dermatosi e ingrossamento della lingua sino a fermarne la circolazione sanguigna) non è una malattia trasmissibile all’uomo, né contamina carni e latte nei bovini, ma ha esiti letali per ovini e caprini. La diffusione dell’epidemia della febbre catarrale maligna è costantemente monitorata dai Servizi veterinari del Veneto sin da fine agosto, data del primo focolaio segnalato nel Feltrino. Sinora la ‘blue tongue’ ha già colpito 72 capi (dati aggiornati a ieri dal Servizio veterinario e di sicurezza alimentare della Regione Veneto), di cui 36 pecore, 2 capre, 1 muflone selvatico e 33 bovini. I focolai, inizialmente concentrati negli alpeggi del Feltrino, si sono progressivamente diffusi all’intera provincia di Belluno, al Vicentino e all’Alta Marca. L’epidemia è stata probabilmente innescata da capi infetti importati. “I veterinari delle due Ulss bellunesi, su indicazione della Regione, hanno iniziato già ai primi di settembre a vaccinare capre e pecore, là dove si sono verificati i primi focolai, al fine di garantire il benessere animale e la sopravvivenza delle greggi - rendono noto gli assessori regionali Giuseppe Pan e Luca Coletto, responsabili rispettivamente delle politiche agricole e sanitarie – e ora il Centro regionale acquisti in sanità (Cras) sta provvedendo, con procedura di urgenza e centralizzata, all’acquisto delle dosi di vaccino, necessarie per la copertura vaccinale (servono due dosi nel biennio) dei 52mila capi ovini e caprini stimati nelle tre province interessate, Belluno, Rovigo e Vicenza”. A differenza della precedente epidemia del 2008, quando intervenne il Ministero della salute con un piano straordinario di vaccinazioni obbligatorie su tutto il patrimonio zootecnico, ora non esiste più l’obbligo vaccinale nei confronti della ‘blue tongue’.
Vaccini gratuiti anche per i bovini ‘nelle aree di restrizione per puntare alla eradicazione della malattia e certificazioni veterinarie per la movimentazione dei capi a carico dei servizi veterinari delle Ulss, sono le due nuove azioni che la Regione Veneto intende assumere per contenere e debellare l’epidemia di ‘blue tongue’, la febbre catarrale maligna che sta colpendo greggi e armenti negli alpeggi del Bellunese, del Trevigiano e del Vicentino e che, con la demonticazione dei capi, rischia di arrivare anche in pianura.


 

Ultimo aggiornamento: 18:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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