Isis, a processo il terrorista di Chies che per i genitori è ancora in Siria

Mercoledì 31 Maggio 2017 di Gianluca Amadori
Da sin. Karamaleski, Mesinovic (l'imbianchino di Longarone morto in Siria) e l'imam Bosnic
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CHIES D'ALPAGO - Sarà celebrato di fronte al tribunale di Belluno, nel gennaio 2018, il processo a carico del macedone Munifer Karamaleski, 28 anni, un tempo residente a Chies d’Alpago, accusato dalla Procura di antiterrorismo di Venezia di essersi arruolato nelle milizie dell’ Isis e di essersi recato in Siria, dove probabilmente si trova ancora, a combattere contro l’esercito di Assad. A rinviarlo a giudizio, ieri mattina, è stato il giudice per l’udienza preliminare di Venezia, Massimo Vicinanza, accogliendo la richiesta presentata dal pm Francesca Crupi.

Di Karamaleski non si hanno più notizie dal novembre scorso quando i genitori (che vivono ancora in Alpago), ascoltati dai carabinieri, riferirono che il giovane si trovava ancora in Siria. A difenderlo d’ufficio è l’avvocatessa Serena Pecin. Il ventottenne se ne andò da Chies alla fine del 2013, assieme alla moglie e ai tre figli. Ufficialmente per fare ritorno in Patria. Secondo la Procura, invece, già all’epoca progettava di andare a combattere in Siria, dopo che, a causa della crisi economica, aveva perso il lavoro che in precedenza svolgeva per un’azienda del luogo.


 
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