BELLUNO - Un tasso a Tai di Cadore, un capriolo a Cimabanche, un cervo a Santo Stefano. Ieri alle 16 era già questo il bilancio degli interventi dei vigili del fuoco, chiamati per incidenti con animali selvatici, cinghiali compresi. Incontri ravvicinati con auto che vanno ad aggiungersi a quelli dei giorni scorsi, anche in territorio feltrino. Oltre ai dati di ieri, è un dato di fatto che le zone particolarmente interessate sono Valbelluna e Agordino.
La paura di imbattersi in un capriolo o in un cervo mentre si torna da una cena è timore diffuso. Anche perché i danni sono spesso ingenti. A proposito di danni causati da fauna selvatica l'ente provincia non fa mistero. Anzi, ne dà conto in base alle specie responsabili. Le cifre che seguono sono relative al triennio 2014-2016 conteggiate in euro. Per il cervo si è passati da 21mila 908 euro del 2014, ai 11mila 743 del 2015, fino al boom del 2016 con 62mila 167 euro, per un totale di 95mila 818 euro. A ruota i danni provocati dal cinghiale, che colpisce in particolare chi opera in agricoltura. Anche qui dati in crescita. Si passa dai 9mila 831 euro del 2014, ai 18mila 646 del 2015 fino ai 31mila 646 del 2016, per un totale di 60mila 123 euro. Al terzo posto il capriolo: 29mila 856 nel 2014, 4mila 578 nel 2015, 13mila 459 nel 2016 per un totale di 47mila 893 euro. Ben staccati volpe e faina: con un totale nel triennio di 10mila 492 euro e i corvidi con 621 euro nel triennio.
In totale la Regione ha pagato, per lo più a automobilisti e agricoltori, nel triennio 2014 e 2016 216mila 722 euro.
Ultimo aggiornamento: 12:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA La paura di imbattersi in un capriolo o in un cervo mentre si torna da una cena è timore diffuso. Anche perché i danni sono spesso ingenti. A proposito di danni causati da fauna selvatica l'ente provincia non fa mistero. Anzi, ne dà conto in base alle specie responsabili. Le cifre che seguono sono relative al triennio 2014-2016 conteggiate in euro. Per il cervo si è passati da 21mila 908 euro del 2014, ai 11mila 743 del 2015, fino al boom del 2016 con 62mila 167 euro, per un totale di 95mila 818 euro. A ruota i danni provocati dal cinghiale, che colpisce in particolare chi opera in agricoltura. Anche qui dati in crescita. Si passa dai 9mila 831 euro del 2014, ai 18mila 646 del 2015 fino ai 31mila 646 del 2016, per un totale di 60mila 123 euro. Al terzo posto il capriolo: 29mila 856 nel 2014, 4mila 578 nel 2015, 13mila 459 nel 2016 per un totale di 47mila 893 euro. Ben staccati volpe e faina: con un totale nel triennio di 10mila 492 euro e i corvidi con 621 euro nel triennio.
In totale la Regione ha pagato, per lo più a automobilisti e agricoltori, nel triennio 2014 e 2016 216mila 722 euro.
