Mangiava e beveva a sbafo cacciato il "furbetto" dei bar

Venerdì 31 Agosto 2018 di Olivia Bonetti
La stazione ferroviaria di Ponte nelle Alpi dove è stato dato il foglio di via al 32enne
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È stato messo su un treno verso Mestre e spedito a casa con un foglio di via dal comune di Ponte nelle Alpi. Non c’era altra soluzione per Francesco Rapisarda, 32enne nato a Pieve di Cadore, per anni residente a Venezia e Mestre, ora senza fissa dimora, che era finito in carcere domenica pomeriggio dopo un raid nei locali del centro. L’uomo ha il vizio di mangiare e bere in bar e ristoranti, uscendo poi senza pagare il conto. Così ha fatto tra sabato e domenica in piazza dei Martiri facendo diverse “vittime”. Ma nell’ultimo locale visitato, il ristorante la Nicchia, domenica pomeriggio ha incontrato i carabinieri. Non sarebbe finito in carcere per il solo reato di insolvenza fraudolenta, ma ha aggredito militari e la dottoressa che era arrivata per soccorrerlo e è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. 
Dopo qualche giorno a Baldenich mercoledì è stato rilasciato: impossibile infatti tenerlo dentro per il magistrato, con le nuove leggi che impongono di scarcerare se la pena che il detenuto rischia per il reato commesso è inferiore ai 5 anni. Così, dopo un’ora, è tornato a far danni: è andato a bere senza pagare al bar 812 di Ponte nelle Alpi. Qui è stato fermato dalla polizia che lo ha portato in questura. È stato denunciato per insolvenza fraudolenta e messo sul treno con il foglio di via dal comune di Ponte nelle Alpi. La barista ha tirato un sospiro di sollievo. Ancora sotto choc per l’incontro aveva chiesto alla polizia: «Siete sicuri che posso stare tranquilla e non lo rivedrò più?». Ora la questura sta preparando anche un secondo foglio di via per il Comune di Belluno.
Ultimo aggiornamento: 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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