Centro città chiuso al traffico, continua la moria dei negozi

Domenica 24 Dicembre 2017
Centro città chiuso al traffico, continua la moria dei negozi
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FELTRE - Commercio feltrino in agonia: tra chiusure e fughe dall'isola pedonale poche le serrande che nel 2018 rimarranno alzate in Largo Castaldi. 
«L'Amministrazione continua a rimanere in silenzio di fronte a questa situazione, speriamo che si torni nei laboratori di cittadinanza e si possa discutere della situazione». A parlare è il commerciante, consigliere comunale ed ex rappresentante dei commercianti feltrini, Franco Debortoli. 
LE CHIUSURE«La situazione per il 2018 non è per nulla rosea perché ci sono una serie di chiusure e trasferimenti che impoveriscono il centro cittadino dichiara Debortoli -. Sicuramente chiude il supermercato Despar e questo è un impoverimento, cosi come il negozio di abbigliamento l'Armadio di Penelope. Non è quindi una situazione certamente di espansione del commercio, anzi, tutt'altro». Chiuderanno quindi il negozio di abbigliamento l'armadio di Penelope, il supermercato Despar di piazzale della Lana e la sartoria Seconda pelle di via Mezzaterra; stesso destino potrebbe subirlo anche il negozio di salumeria che si trova sopra porta. Infine, il negozio di lane ha deciso di andare in via Cesare Battisti; anche l'ultima banca rimasta in Largo Castaldi, la Sparkasse, sembra essere intenzionata a cercare una sede fuori dal centro cittadino. «Credo che tutte queste chiusure siano un forte segnale che c'è qualcosa che non va prosegue Debortoli -. Solitamente il centro cittadino è il luogo più ambito da coloro che vogliono aprire un'attività commerciale, a Feltre così non è; è una progressiva fuga che porterà il centro ad essere deserto». 
VIABILITA'L'isola pedonale non convinceva e non continua tutt'ora a convincere. «Voler fare una piazza dove non c'è una strada di scorrimento non ha senso aggiunge Debortoli -. Le persone faticano ad arrivare in centro e quindi cambiano pian piano le loro abitudini; hanno necessità di parcheggiare o di fermarsi un attimo per caricare le borse della spesa ma a Feltre non si può. La ricaduta di questa fuga delle persone verso luoghi più comodi avrà certo ripercussioni anche dal punto di vista occupazionale. Perdono il lavoro i titolari ma anche i dipendenti». L'amarezza è anche per la volontà di Perenzin di non voler discutere il caso. «Purtroppo non vedo da parte dell'amministrazione la volontà di capire quello che sta succedendo. Silenzio totale. Sono convinti di essere sulla strada giusta e non si pongono nessun tipo di problema, non si confrontano» spiega ancora Debortoli. I commercianti hanno incontrato l'Amministrazione per spiegare la situazione, hanno scioperato in occasione del sabato del Palio, hanno avviato petizioni e hanno ipotizzato un ricorso al Tar (costi troppo alti per farlo effettivamente): resta altro? «Non restano più tante strade da percorrere se non un confronto con il Comune chiude Debortoli -. La giunta, per rendere definitiva questa situazione, deve aggiornare il piano generale del traffico urbano e speriamo che in questo frangente la discussione torni nei laboratori e quindi possano esserci i margini di dialogo e confronto».
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