CADORE - Per far fronte a tutta una serie di vicende personali penali, aveva bisogno di un avvocato. Ma, si sa, tali professionisti hanno un costo. Quindi via al taroccamento della dichiarazione dei redditi per avere così diritto del gratuito patrocinio. Ma l'inganno è stato individuato e così l'uomo è stato condannato a dieci mesi di reclusione (senza sospensione della pena) e a trecento euro di multa.
La vicenda ha per protagonista un 62enne di Vodo di Cadore che pur di avere un legale gratis dichiarò un reddito di poche centinaia di euro mentre in realtà, si è scoperto dopo, esso ammontava a quasi 16mila euro.
Da qua l'accusa di false dichiarazioni presentate, appunto, per l'istanza di ammissione al gratuito patrocinio. E ieri, in tribunale a Belluno, l'udienza preliminare per l'uomo (difeso d'ufficio dall'avvocato Enrico Tiziani), che ha patteggiato dieci mesi senza sospensione della pena (in virtù di vari precedenti) e trecento euro di multa. I
© RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda ha per protagonista un 62enne di Vodo di Cadore che pur di avere un legale gratis dichiarò un reddito di poche centinaia di euro mentre in realtà, si è scoperto dopo, esso ammontava a quasi 16mila euro.
Da qua l'accusa di false dichiarazioni presentate, appunto, per l'istanza di ammissione al gratuito patrocinio. E ieri, in tribunale a Belluno, l'udienza preliminare per l'uomo (difeso d'ufficio dall'avvocato Enrico Tiziani), che ha patteggiato dieci mesi senza sospensione della pena (in virtù di vari precedenti) e trecento euro di multa. I
