Disastro a Campolongo: danni per oltre 1,5 milioni di euro

Giovedì 20 Luglio 2023 di Yvonne Toscani
Disastro a Campolongo: danni per oltre 1,5 milioni di euro

BELLUNO - Sono stati più di 170 gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo che ha colpito dal tardo pomeriggio di martedì l'Agordino, il Cadore e il Comelico per la caduta di alberi, lo scoperchiamento di tetti e dissesti statici. Sul territorio hanno operato 200 vigili del fuoco del comando di Belluno, delle sei sedi permanenti, dei 24 distaccamenti volontari, con il supporto di squadre regionali provenienti dai comandi di Treviso, Padova, Vicenza e Verona e l'utilizzo di 7 autoscale. Nella serata di martedì sono stati aperti i Centro operativi comunali a Santo Stefano e a Calalzo. In corso ieri mattina gli ultimi interventi per la messa in sicurezza delle coperture dei tetti e, nell'arco di tutta la giornata, degli alberi pericolosi. A Calalzo un centinaio di ospiti della colonia sono stati spostati sempre nella stessa struttura per il danneggiamento del tetto. Sono stati misurati valori della velocità del vento con raffiche di 129 km/h a Cortina d'Ampezzo e superiori a 140 km/h in quota.

Da una prima ricognizione risulta che oltre una trentina di fabbricati hanno subito danni a causa dei forti venti: tra questi, circa una quindicina hanno subito lo scoperchiamento del tetto. Molti alberi sono caduti a terra, in particolare nella zona orientale, interessando la viabilità statale, regionale, provinciale e locale; per tutta la notte è stato necessario chiudere la provinciale di Danta a causa degli alberi caduti. Le piante schiantate hanno danneggiato numerosi autoveicoli senza provocare feriti. Chiusa per il tempo necessario a rimuovere gli alberi schiantati anche la strada che porta al passo san Pellegrino. A seguito dei temporali si sono verificate interruzioni di energia elettrica e delle telecomunicazioni in alcune aree.

IL CALCOLO

Il giorno dopo la "piccola Vaia", il Comelico conta i danni, mentre per tutto il giorno risuona il rumore delle motoseghe dei tecnici di Veneto Agricoltura, in particolare a Mas, e dei vigili del fuoco. Solo a Campolongo, il paese maggiormente colpito dalla furia del vento, i danni potrebbero superare il milione e mezzo di euro. Scoperchiato l'immobile della Regola, nella parte che ospita la Palladio occhiali Away, stessa situazione per una decina di case, di cui una completamente, più altrettante macchine schiacciate dalle piante, di fronte al campeggio. Che la situazione sia critica viene confermato anche dal sindaco di Santo Stefano, in continuo sopralluogo nei siti del disastro, tra l'altra sera e ieri. Oscar Meneghetti ha subito firmato l'ordinanza con l'apertura del coc. «Nel territorio comunale spiega il primo cittadino il fenomeno meteo è stato di fortissima intensità con pioggia, grandine e raffiche di vento che hanno provocato innumerevoli danni, in particolare in località Mas e nella frazione di Campolongo. Così ho ravvisato l'urgenza di attivare il coc, nella sede municipale, per la gestione delle criticità idrogeologiche ed idrauliche. In attesa del riconoscimento da parte del governo dello stato di emergenza, firmato dal presidente Luca Zaia, invito i cittadini a fotografare i danni subiti e a conservare copia dei pagamenti e di tutta l'eventuale ulteriore documentazione disponibile per il risarcimento dei danni». Le località di Tarigole e Mas e la zona del Frison ieri sono state per buona parte transennate, per permettere agli operatori di Veneto Agricoltura e ai vigili del fuoco di tagliare gli alberi ed operare in sicurezza. Attorno a mezzogiorno ieri è ricominciato a piovere, con l'ormai immancabile vento che ha abbattuto alcune piante all'inizio della strada per la Val Visdende, appena oltrepassato il Piave. Gli alberi hanno spezzato uno dei cavi dell'alta tensione, finito a metà carreggiata, mentre altre conifere sono state sospese in aria, fermate da altri fili. Per la messa in sicurezza la strada stata interdetta. 

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Ultimo aggiornamento: 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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