Ambizioni mondiali e figuracce italiane

Venerdì 29 Dicembre 2017 di Angela Pederiva
Ambizioni mondiali e figuracce italiane
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 Twitta Adele Marinelli, infermiera toscana che evidentemente è abituata alle emergenze, ma quelle vere: «Se la #neve manda in tilt #Cortina davvero no comment... nevicasse a Siracusa che farebbero?». È la domanda che, fuori dalla Conca, in queste ore si fanno in tanti, coniugando però il verbo all’indicativo futuro, più che al condizionale presente: cosa succederà nel 2021, quando la Regina delle Dolomiti dovrà incoronare i campioni del mondo di sci alpino e avrà gli occhi del globo terracqueo puntati su ogni minimo dettaglio organizzativo (avversità meteorologiche comprese)?

Non si può certo dire che la nevicata di mercoledì non fosse stata prevista. Già a Santo Stefano la Regione aveva dichiarato lo stato di attenzione dalla mezzanotte di martedì fino alle 14 di ieri, «raccomandando agli enti gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie di assumere ogni iniziativa atta a garantire la funzionalità e la sicurezza della viabilità». Difatti in meno di ventiquattr'ore nella valle del Boite le precipitazioni nevose hanno raggiunto i 45 centimetri, portando complessivamente la coltre bianca a sfiorare quota 60, con accumuli che sui passi bellunesi prontamente chiusi hanno toccato il metro e mezzo. Tanta roba, come si usa dire oggi. Ma nulla di particolarmente eccezionale in pieno inverno, ai piedi delle Dolomiti. E invece.... 

 
Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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