Marmolada contesa, Zaia sui confini: poche storie, «è bellunese»

Martedì 14 Febbraio 2017 di Damiano Tormen
La Marmolada
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BELLUNO - Nessun arretramento. Nessuno sconto. «Il confine della Marmolada è quello sancito dal protocollo d'intesa del 2002. E teniamo duro su questa posizione». Non imbraccia il fucile e non scende in trincea, Luca Zaia. Ma poco ci manca. Per il governatore del Veneto (intervenuto ieri a Belluno all'inaugurazione del biglietto unico) la guerra dei confini non ha alcun senso. Perché la questione è chiarissima: la definisce l'accordo Dellai-Galan di quindici anni fa. «Quello è il confine come risulta a noi e come risultava a Trento nel 2002 - continua Zaia - I dati storici in nostro possesso parlano chiaro. Se poi dall'altra parte hanno cambiato idea, non ci interessa, perché siamo tranquilli e convinti che il confine sia quello segnato nel 2002». Insomma, poche storie: la Marmolada è bellunese e veneta. E chiusura secca a qualsiasi revisione o modifica della linea di confine. «Se dall'altra parte non sta bene, si andrà verso una definizione del confine in altra maniera - conclude Zaia - Ma noi non arretriamo»...
 
 
Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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