Carenza cronica di medici: «Numero chiuso blocca le specializzazioni»

Domenica 9 Aprile 2017 di Alessia Trentin
Carenza cronica di medici: «Numero chiuso blocca le specializzazioni»
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BELLUNO - L'Ordine dei medici di Belluno si arricchisce di 15 nuovi iscritti. Ma la provincia continua a soffrire la mancanza di camici bianchi. Insomma tante nuove entrate di giovani professionisti appena laureati non andranno necessariamente di pari passo con una risoluzione della cronica carenza di dottori di base e di specialisti. Il presidente dell'Ordine Umberto Rossa invita a non farsi illusioni. «Si tratta di colleghi che ancora devono accedere alle scuole specialistiche, che sono a numero chiuso e non tutti riescono ad entrare spiega chiarendo il nodo del problema -. Perciò fino a quando non completano la formazione possono praticare in guardia medica o come sostituti negli ambulatori ma da precari, senza assunzione».
Insomma, che il numero di bellunesi di laureati in medicina sia elevato non mettere un punto al tragico problema della sanità in montagna, dove mancano medici di medicina generale, pediatri, anestesisti e radiologi.
Il problema è il numero chiuso delle scuole di specializzazione. Ogni anno restano fuori dalle selezioni centinaia di laureati in tutto il Veneto che, pur essendo iscritti agli ordini e pur praticando in parte con sostituzioni e in guardia medica, di fatto non possono accedere ai concorsi per essere assunti. Quello che è un problema diffuso su tutto il territorio nazionale in montagna, va da sé, diventa una debolezza difficile da superare.
 
Ultimo aggiornamento: 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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