SOSPIROLO - Dopo giorni di silenzio, proprio nella notte "magica" di San Lorenzo il bimbo ha riaperto gli occhi e ha iniziato a parlare con mamma e papà e con i medici. E ha subito chiesto di mangare il suo piatto preferito: la salsiccia. Si è riaccesa così la speranza nella famiglia del bambino di quattro anni di Zoppola, ricoverato all'ospedale universitario di Padova, dopo essere caduto per una decina di metri, il 6 agosto scorso, sbattendo sulle rocce e finendo nell'acqua in una delle polle dei Cadini del Brenton, nella valle del Mis nel Bellunese. E ciò mentre camminava assieme al papà e ad alcuni amici di famiglia.
L’altra sera il bimbo si è risvegliato in una stanza d'ospedale, circondato dall'affetto di chi non ha mai smesso di credere che potesse farcela. Le prime parole sono state proprio per loro: «mamma e papà». Dopo averli chiamati, il bimbo ha chiesto un piatto di salciccia, uno dei suoi cibi preferiti, facendo spuntare un sorriso tra le lacrime di gioia ai genitori. La tensione accumulata in questi giorni si è sciolta a sentire il desiderio sussurrato dal piccolo. Per ora rimane in Pediatria d'urgenza, ma non è più in rianimazione. «L'hanno spostato ma rimane in reparto - racconta la mamma dalla stanza del bimbo che non ha mai lasciato in questi giorni -. I medici ancora non si sbilanciano sulle sue condizioni, ma sono ottimisti».
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