BELLUNO - Parola d'ordine: prevenzione antisismica. I presidi delle scuole superiori bellunesi si uniscono all'sos della Provincia. E chiedono interventi per gli edifici e le palestre che ogni giorno ospitano più di 8.300 giovani studenti. Per fare i lavori servono 100 milioni. Del resto, quasi nessuna scuola è a norma e la Valbelluna (dove si trova la maggior parte delle superiori bellunesi) è in zona sismica 2. Lo sanno i dirigenti, ma lo sanno anche i genitori degli alunni, che spesso si rivolgono preoccupati alle scuole. «Ad ogni terremoto che capita, anche lontano da qui, i genitori mi scrivono preoccupati - dice Salvatore Russotto, dirigente scolastico dell'Iti Segato di Belluno -. Io non ho i mezzi per rispondere circa la sicurezza degli edifici della mia scuola. Ma ho la consapevolezza che i rischi sismici ci sono e va fatta una seria prevenzione»...
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".