Bocce, storica promozione: il Belluno è un serie A

Lunedì 12 Marzo 2018 di Egidio Pasuch
Bocce, storica promozione: il Belluno è un serie A
BELLUNO - Belluno riconquista una serie A. Il ricordo degli anni d'oro della pallavolo e dell'hockey è ormai lontano. 
A ridare una massima serie ai bellunesi è il mondo delle bocce, una delle discipline meno considerate, ma che conta pur sempre un altissimo numero di tesserati. La Bocce club Belluno, la società guidata da Aldo Bernardi, nel doppio impegno di questo weekend al Palabocce di Cavarzano, ha conquistato una storica e meritatissima promozione in serie A battendo sia all'andata che al ritorno la Quadrifoglio di Fagagna (in provincia di Udine). 

SFIDA COMBATTUTA
Se sabato pomeriggio i bellunesi si erano imposti in scioltezza (20-4) ipotecando con anticipo il biglietto per la massima serie nazionale, ieri mattina hanno ripetuto l'impresa, affermandosi stavolta 14-10 al termine di una sfida, però, decisamente più combattuta. La folla che è accorsa sugli spalti del Palabocce di Cavarzano testimonia il grandissimo interesse di cui questo sport gode, specialmente in provincia di Belluno, e che ora, con la promozione della squadra del capoluogo, sembra destinato a crescere ulteriormente. La gioia del presidente.

IL COMMENTO
«Dopo tre anni di sofferenza commenta Aldo Bernardi, numero uno della società del capoluogo, entusiasta per il salto di categoria siamo riusciti ad andare in serie A con le nostre gambe. È stato un campionato perfetto, tranne una battuta d'arresto iniziale dovuta all'inesperienza. Adesso tentiamo di fare un campionato di serie A. Speriamo che il Comune ci metta a disposizione qualche struttura per allenarci perché siamo senza campi: siamo senza niente però siamo in serie A. Ad ogni modo abbiamo avuto dei contatti con il Comune e speriamo che con il nuovo assessore possa succedere qualcosa. E speriamo anche di poter trovare qualche giocatore qui da Belluno, perché abbiamo sì dei giovani forti, ma arrivano, ad esempio, da Spilimbergo o dalla Slovenia, mentre sarebbe importante averne diversi anche da qui». Bernardi rivela infine che durante la partita «ho dovuto assentarmi perché non ce la facevo più a resistere dalla tensione. Ma sono ritornato: coi vincitori». 

LA PARTITA
Nel primo turno Opresnik e Zambon conquistano la prima gara a coppie (7-2) ma la Quadrifoglio vince le altre tre prove: Rossi cede nell'individuale (12-11), Cumero e Sonego vengono battuti nella seconda gara a coppie (11-5), Sommacal, Frare e Pesce sono sconfitti nella prima terna (8-7). Spettacolari le prove di velocità. Opresnik e Zoia vincono la staffetta (51-47), Pesce conquista il primo tiro di precisione (19-18), Zoia si aggiudica il progressivo (40-39), Opresnik domina il combinato (30-16). Soltanto nel secondo tiro di precisione Frare incassa un insuccesso (15-13). Si arriva così al secondo turno, quello che completa il capolavoro del Belluno: nonostante Rossi e Pesce perdano la seconda coppia (9-6), Frare vince il secondo individuale (12-2) e Cumero, Zambon e Zoia portano a casa la seconda terna (7-3) e il successo finale. 

LA FESTA
Alla giornata di festa hanno partecipato tra gli altri anche il segretario regionale Fib Renato Salvador e quello provinciale Alessandro Pauletti. I protagonisti della promozione. La squadra guidata da Massimo De Vecchi era composta da Davide Cumero, Lino Frare, Gregor Opresnik, Giulio Pellegrina, Omar Pesce, Dario Simon, Danilo e Davide Sommacal, Paolo Sonego, Valter Rossi, Denis Zambon e Alex Zoia. Dirigente accompagnatore Ermenegildo Martinazzo (nella foto assieme al ct Massimo De Vecchi e al presidente Aldo Bernardi), già giocatore di serie A negli anni Ottanta. 
 
Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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