Quell'hotel del 1893 a Cortina che nessuno vuole: asta deserta, prezzo a picco

Lunedì 9 Luglio 2018
Quell'hotel del 1893 a Cortina che nessuno vuole: asta deserta, prezzo a picco
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CORTINA - Nulla di fatto, ancora una volta, per l'Hotel Tre Croci: anche la nuova asta è andata deserta. Il giudice aveva previsto 4 tentativi per il complesso, ma le possibilità stanno finendo. Si sta ora organizzando il terzo tentativo, ma i creditori chiedono maggiore pubblicità, perché come si è proceduto fino ad ora non ha permesso di raggiungere risultati. L'hotel era stato posto in vendita nella nuova asta ai primi di luglio con base di 3 milioni e 600 mila, ma gli interessati potevano aggiudicarselo con un'offerta minima di 2 milioni e 700 mila. Invece a sorpresa, a differenza di quanto avviene a ogni asta di immobili a Cortina che riscuotono sempre il pienone, nell'appuntamento del 3 luglio in Tribunale Belluno non si è presentato nessuno. Ora il prezzo scenderà ulteriormente e acquistare il  complesso diventerà un vero e proprio affare.

LA STORIA
L'elegante struttura ampezzana risale al 1893 e venne ampliata nel 1911, quando l'hotel divenne come lo vediamo attualmente (nel 1953 ci fu anche un secondo ampliamento). Si sviluppa su due piani interrati e 5 piani fuori terra con 103 camere, piscina esterna e persino una chiesetta (Chiesa di Santa Croce). Era di proprietà della società Cortina Tre Croci spa che chiuse l'albergo nel 2002, dicendo che dovevano procedere a una ristrutturazione. Da allora però non è più stato riaperto, lasciando a bocca asciutta anche la cinquantina di multiproprietari della struttura. 

LA CAUSA
Alcuni di loro (due coppie di Padova che avevano investito sulla multiproprietà rispettivamente 40mila e 50mila euro) si sono affidati agli avvocati Andrea Frank e Silvia Rossaro di Padova per avere giustizia. Ottennero così prima il sequestro conservativo, poi il pignoramento. A pignorare il bene anche una banca. In totale l'ammontare di debiti da pagare ai creditori da pagare, che hanno fatto istanza, è di circa 300mila euro. Ma con le continue aste deserte i costi salgano a dismisura, mettendo a rischio quanto dovuto ai creditori.

LA NUOVA ASTA
L'appuntamento ora sarà per novembre, ma dovrà passare per una martellante pubblicità dell'asta a livello nazionale. Per questo, per garantire pubblicità, verrà fatta istanza al giudice dell'esecuzione dal professionista delegato per la vendita, il dottor Andrea Momo junior. Il prezzo scenderà del 25%: così si scenderà sotto i 2 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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