«Appalto pilotato ma in buona fede» Pena ridotta a sindaco e assessori

Mercoledì 25 Aprile 2018 di Lauredana Marsiglia
L'ex sindaco di Cortina, Andrea Franceschi
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CORTINA - «È vero, l’appalto per la gestione dei rifiuti venne cucito su misura per l’imprenditore e amico Teodoro Sartori, ma non ci fu «alcuna prospettiva di arricchimento personale da parte degli amministratori». Confermata anche la violenza contro l’ex comandante della polizia locale, Nicola Salvato, minacciato di non vedersi rinnovare l’incarico se non avesse smesso di staccare multe a nastro con l’autovelox proprio in campagna elettorale, ma anche questo capitolo va «ridimensionato con sostanziale accoglimento delle ragioni difensive».

La Corte d’Appello conferma tutti i reati contestati all’ex sindaco Andrea Franceschi, ai suoi ex assessori Stefano Verocai e Enrico Pompanin, e all’imprenditore Sartori, ma li “assolve” sotto il profilo dell’onestà, ovvero di non aver mai pensato di fare business personale sulle spalle del Comune. 

«Da parte di Franceschi e degli assessori non c’era alcun intento di arricchimento personale». La Corteo, parlando di «ridotta capacità criminale», motiva la sentenza del gennaio scorso con la quale aveva sforbiciato alla grande le pene inflitte dal Tribunale di Belluno. Non 10 anni complessivi per i quattro imputati, ma 2 anni e 5 mesi. Il dispositivo è arrivato in questi giorni, dando una cornice nuova, tutt’altro che collusiva, ai fatti che nel 2009 portarono Franceschi in carcere, trascinando anche gli assessori Verocai e Pompanin e l’imprenditore Sartori. 

 
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