
Venerdì 6 Luglio 2018, 15:24
Martina investita e uccisa a 13 anni, non fu una fatalità: «L'Anas va condannata»

BELLUNO - «È impossibile escludere che qualora ci
fosse stata la passerella per i pedoni Martina non
sarebbe morta: l'Anas va condannata». Lo ha detto chiaro
e tondo il pm Sandra Rossi, nelle sue conclusioni ieri in Tribunale
a Belluno dove si celebrava il processo per la morte della
13enne pallavolista investita e uccisa il 9 marzo
del 2013 sulla statale 50, all'altezza di Giamosa-Salce. Per
quell'omicidio colposo ha già pagato il conducente del
furgone che procedeva comunque entro i limiti di velocità (6
mesi con la condizionale). Ma il giudice nella sua sentenza ha
ordinato la trasmissione agli atti in Procura per valutare la
responsabilità dei gestori di quella strada.
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