Neonata rapita dalla culla dell'ospedale, ritrovata 18 anni dopo grazie al dna -Guarda

Venerdì 13 Gennaio 2017 di Anna Guaita
Neonata rapita dalla culla dell'ospedale, ritrovata 18 anni dopo grazie al dna -Guarda
NEW YORK - Era stata rapita dalla sua culla, appena otto ore dopo esser nata. È stata ritrovata 18 anni più tardi, grazie al test del dna. Ecco l'incredibile vicenda di una giovane donna afroamericana, Kamiyah Mobley, che in questi giorni ha scoperto di non essere la figlia della donna che l’ha cresciuta. La polizia di Jacksonville, in Florida, ha raccontato la vicenda in una conferenza stampa, senza comunicare il nome che la ragazza ha oggi per darle il tempo di abituarsi alla nuova situazione, di decidere se vuole apparire in pubblico, e se vuole riunirsi alla vera madre, al padre, e ai tre fratelli nati dopo di lei.

Kamiyah era stata rapita nel luglio del 1998 da una donna che si era fatta passare per infermiera. La mamma della neonata, Shanara, era giovanissima, aveva appena 16 anni, e la rapitrice l’ha facilmente ingannata. Shanara teneva la bambina in braccio quando la finta infermiera le si è avvicinata, ha toccato la fronte della neonata, ha detto che le sembrava che fosse calda e che voleva misurarle la temperatura. La donna ha preso in braccio Kamiyah, ha detto a Shanara che sarebbe tornata entro 20  minuti, ed è scomparsa senza lasciare traccia.

A quanto pare la rapitrice, Gloria Williams, era riuscita a farsi passare per infermiera con i parenti della puerpera, mentre a loro volta le infermiere avevano creduto che fosse una parente della giovane mamma.

La Williams si era infilata una divisa molto simile a quella delle infermiere e si era attaccata al bavero una tessera di riconoscimento girata alla rovescia, per cui sembrava anche lei un’impiegata.

Raccogliendo decine di testimonianze la polizia ha poi scoperto che la donna si trovava nell'ospedale da moltissime ore, ed era riuscita a non sollevare sospetti grazie al suo abbigliamento. Evidentemente – ne hanno dedotto gli inquirenti - era alla precisa ricerca di un neonato da rapire, e aveva preparato un piano con grande accuratezza.

La polizia inseguì allora ben 2000 segnalazioni, e la Cnn offrì una ricompensa di 250.000 dollari per chi avesse dato informazioni sul rapimento. Ma di Kamiyah si persero le tracce. Non esistevano foto della bambina, che era nata alle sette del mattino ed era stata rapita esattamente otto ore più tardi, e non esistevano neanche foto o video della rapitrice: l’unica telecamera di controllo allora nell’ospedale di Jacksonville era guasta.

Ma in queste ultime settimane, il Centro nazionale dei bambini scomparsi ha ricevuto una segnalazione che è apparsa verosimile. Il Centro l’ha passata alla polizia, che ha cominciato a indagare nello Stato della Carolina del sud. La polizia non ha chiarito il contenuto della segnalazione, né come sia riuscita a trovare la casa della rapitrice. Ma ha confermato di aver arrestato la 51enne Gloria Williams, nella cui casa è stata trovata una diciottenne in ottima salute, che è caduta dalle nuvole quando ha scoperto che non era veramente figlia di quella sua "mamma”. Il test del Dna ha confermato: quella giovane era la figlia di Shanana.

 
Ultimo aggiornamento: 20:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA