Nel luogo dove è avvenuta la tragedia c'era una voragine già segnalata e delimitata che si è aperta su un terreno con un basso coefficiente di solidità: probabilmente, anche a causa delle intense precipitazioni di ieri, si è ulteriormente allargata. È l'ipotesi che Francesca Bianco, direttore dell'Osservatorio Vesuviano, fa della tragedia avvenuta nel Vulcano Solfatara di Pozzuoli. Vista la fragilità del terreno è anche possibile che la voragine si sia allargata quando - come appare dalle prime ricostruzioni - il bambino di 11 anni si sarebbe avvicinato troppo all'area a rischio e i genitori avrebbero provato a riprenderlo. L'area del Vulcano Solfatara è gestita da una società privata. L'Ingv controllo l'attività vulcanica grazie a sei stazioni (geofisiche e geotermiche).
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