Pozzuoli, dà fuoco alla compagna. Quell'ultimo litigio in piazza, al tavolino del bar: «Violenza impensabile»

Mercoledì 3 Febbraio 2016 di ​Marilicia Salvia
Pozzuoli, dà fuoco alla compagna. Quell'ultimo litigio in piazza, al tavolino del bar: «Violenza impensabile»

Lei era incinta eppure frequentava un altro uomo. Lui era inaffidabile, un bambino mai cresciuto, quella nascita ormai vicina un peso insopportabile. Pozzuoli, il giorno dopo. Chiacchiere e dolore, sorpresa e malelingue.
 



Colpevolisti e innocentisti: al netto della condanna netta e inequivocabile per la violenza, espressa ieri sera con una fiaccolata affollatissima tanto perchè non ci siano dubbi al riguardo, il serpentello della pruderie ci ha messo poco a insinuarsi nelle pieghe di una storia senza lieto fine. Il giorno dopo, a Pozzuoli, c'è chi sospira e allarga le braccia, «Carla s'era stufata di problemi e colpi di testa, aveva un altro e voleva cominciare una nuova vita» e c'è chi giura che mai tra Carla e Paolo sarebbe finita, lei lo amava troppo e sarebbe tornata, erano fatti per stare insieme».

Ci sono alcuni punti fermi e alcune voci, come quella su un video che ritraeva Carla insieme al suo presunto nuovo fidanzato e del quale Paolo sarebbe entrato in possesso lunedì mattina. La prova del tradimento, l'oltraggio al loro amore che lo aveva fatto schiumare di rabbia e lo aveva portato, di mattina presto, a vagare con aria sconvolta tra i palazzi e i baretti di piazza del Ricordo, prima di decidersi a suonare al citofono della casa della suocera, a due passi da lì, per convincere Carla a scendere: «Dobbiamo parlare».Che il video esista oppure no, è questa la scena che descrivono i frequentatori di piazza del Ricordo ed è «un dialogo animato» quello che descrive Tony Di Somma, il titolare di un'agenzia di viaggio affacciata sulla piazza, che lunedì verso le 10 è entrato nel bar lì accanto e ha visto Carla e Paolo seduti a un tavolino: «Facevano colazione, ci siamo salutati come sempre, due chiacchiere veloci. Litigavano? Non lo so, non direi. Ma all'improvviso si sono alzati e sono andati via di corsa, in modo frettoloso: una fretta che mi ha stupito».

Luisa, amica di lunga data della coppia, conferma la nuova love story della ragazza: «Sì, lei aveva cominciato a frequentare un altro uomo. Una svolta che francamente mi ha stupito, per me da quando avevamo vent'anni c'erano solo Carla e Paolo, Paolo e Carla. Ma insomma è per questo che hanno litigato quella mattina. Di sicuro non era la prima volta. Troppi tiramolla, non facevano che separarsi e rimettersi insieme. Lui è un bambinone, lo è sempre stato. Un bravissimo ragazzo ma un po' viziato, io mi sono fatta l'idea che questa gravidanza lo avesse spaventato. Però nessuno poteva immaginare che facesse quello che ha fatto, povera Carla».

E insomma Carla, da vent'anni compagna, complice ma anche maestra del suo uomo-eterno bambino, era uscita dal suo destino già scritto.
Si vedeva con un avvocato, dicono ancora le voci di Pozzuoli. Padre di tre figli, separato da poco. Un tipo border line, però. Un altro. Pare che usasse maltrattare e addirittura picchiare l'ex moglie, e che nella sua famiglia ci siano persone in passato vicine a clan di camorra. Parole al vento, senza riscontri. Così come per il momento restano solo sospetti, o peggio pettegolezzi, quelli che riguardano la «vera» paternità della bimba strappata alla morte dai medici del Cardarelli. 

Ultimo aggiornamento: 12:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA