Scontro Russia-Nato, Isw: «Non sarà imminente ma prima del previsto: 2026 o 2027»

Il think tank americano parla di un possibile attacco a un Paese della Nato entro 3-5 anni, ovvero prima di quanto previsto dall'Alleanza

Giovedì 21 Marzo 2024
Guerra, Istituto ISW: «Scontro Russia-Nato non imminente ma prima del previsto»

Anche se solo a parole, la guerra che si combatte in Ucraina sembra sempre più arrivare minacciosa in Europa. Indicatori finanziari, economici e militari russi suggeriscono che Mosca si stia preparando per un conflitto su larga scala con armi convenzionali con la Nato, non imminente ma probabilmente in un arco temporale più breve di quello che alcuni analisti occidentali avevano inizialmente ipotizzato: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw).

Spegne l'incendio ansiogeno, invece, l'Alto rappresentante europeo Borrell che dice che non c'è motivo di spaventarsi. 

Guerra Nato-Russia, Isw: Mosca sta varando un'economia militare per prepararsi allo scontro

La Russia, rileva il centro studi statunitense, non sembra aver affrontato una crisi finanziaria e l'aumento delle spese militari è diventato il più grande cambiamento nella politica di bilancio del Paese. Pertanto, secondo gli analisti, gli sforzi per garantire il futuro finanziario della Russia saranno più probabilmente mirati a creare condizioni di lungo termine che a risolvere problemi finanziari immediati.

Il think tank ricorda inoltre che il presidente polacco Andrzej Duda ha affermato ieri in un'intervista alla Cnbc che il presidente russo Vladimir Putin sta intensificando gli sforzi per mettere l'economia russa su un percorso militare per poter attaccare la Nato già nel 2026 o 2027, citando una ricerca tedesca non specificata.

In precedenza, il 9 febbraio scorso, il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen aveva dichiarato che secondo nuove informazioni di intelligence la Russia potrebbe tentare di attaccare un Paese della Nato entro 3-5 anni, ovvero prima di quanto previsto dall'Alleanza. Secondo gli esperti dell'Isw, i tentativi di Putin di creare le condizioni per la stabilizzazione dell'economia e delle finanze russe fanno molto probabilmente parte dei preparativi finanziari e interni della Russia per un potenziale futuro conflitto su larga scala con la Nato, e non solo per una guerra di lunga durata in Ucraina.

La guerra non è imminente, dice Borrell

«Non bisogna impaurire la gente inutilmente: la guerra non è imminente». Lo ha voluto precisare il "ministro" degli esteri europeo Josep Borrell. Per guerra intende una guerra diretta con la Russia: «Non dobbiamo esagerare: sento voci dire che la guerra è imminente. Grazie a Dio non lo è: crediamo nella pace, sosteniamo l'Ucraina e non siamo parte di questo conflitto. Solamente, dobbiamo sostenere l'Ucraina e prepararci per il futuro, aumentando le nostre capacità militari. Il problema è sostenere gli ucraini perchè loro non debbano morire nel Donbass». Ultimamente il discorso pubblico di diversi esponenti europei si è avvicinato a una postura militare sempre più intensa. Nelle settimane scorse il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius ha detto a Tagesspiegel di aspettarsi una guerra con la Russia entro i prossimi 5-8 anni. 

Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA