«Ora rimborsateci» chiedono i turisti che sabato sera,come ogni pomeriggio estivo, hanno preso d'assalto l'Ushuaia di Ibiza. Perché a tre ore dalla fine della serata Ants, tipica di ogni sabato sera sull'isola delle Baleari, è arrivato un messaggio dall'altoparlante: «Siete pregati di lasciare il locale dall'uscita d'emergenza più vicina». Tutti inizialmente hanno pensato a uno scherzo ma quando gli addetti alla sicurezza hanno cominciato a far evacuare il locale, tutto è stato più chiaro: a causa delle forti raffiche di vento, la serata era da considerarsi finita. Anche perché, spiegano alcuni italiani sui social, parte della struttura dello spettacolo si muoveva pericolosamente. E un'altra ancora è crollata in piscina, per fortuna senza fare danni o feriti.
Il vento e la paura: stop alla serata
La preoccupazione degli organizzatori nasce dalla tragedia in Spagna sulla spiaggia di Cullera, a 50 chilometri a sud di Valencia, dove una persona è morta e un'altra decina è rimasta ferita a causa del crollo del palco dell'evento dovuto al forte vento. L'azienda responsabile della serata dell'Ushuaia ha assicurato di aver preso questa decisione intorno alle dieci di sera a causa delle condizioni meteorologiche avverse e per garantire gli interessi e la sicurezza dei clienti che stavano partecipando a una delle feste più famose del locale. Anche se è vero che nessuno è rimasto ferito, sono state pubblicate sui social le immagini in cui si vede una struttura di ferro caduta all'interno della piscina. Dall'azienda confermano che è stato così, anche se «in nessun momento vi è stato alcun pericolo per i partecipanti all'evento», perché «è installato in uno spazio in cui non c'è pubblico».
Le testimonianze: «Gli aerei si muovevano tantissimo»
Dopo quanto accaduto a Cullera, hanno preferito prendere la decisione e chiudere la festa ed evacuare le circa 6.000 persone che si trovavano nel locale in quel momento.