Bombe nucleari, gli Usa rafforzano le basi Nato in Europa, l'ira di Mosca: «Ci difenderemo». Quante sono a Ghedi e Aviano, il passaggio dai Tornado agli F-35

Stanziati 380 milioni di dollari per le basi europee: in dotazione le nuove B61-12 teleguidabili con testata di 50 kilotoni

Mercoledì 6 Settembre 2023 di Paolo Ricci Bitti
Bombe nucleari, gli Usa rafforzano le dotazioni Nato in Europa: quante ce ne sono a Ghedi e Aviano. Il passaggio dai Tornado agli F-35

La Russia attacca pubblicamente la Gran Bretagna perché, nella massima discrezione e durante una delle fasi più critiche della guerra in Ucraina, per conto della Nato ha accettato di ospitare di nuovo bombe nucleari degli Stati Uniti nella storica base della Raf di Lakenheath, nel Surrey, un centinaio di chilometri a nord di Londra. Ma il piano di rafforzamento del deterrente nucleare della Nato in realtà non riguarda solo il Regno Unito, ma anche Italia, Belgio, Germania, Olanda e Turchia. Uno stanziamento di 380 milioni di dollari in parte destinati, per quanto riguarda l'Italia, le basi di Ghedi e Aviano, le uniche in cui gli Stati Uniti hanno deciso di conservare un arsenale atomico.  

Il ministero degli Esteri russi sostiene che nella base inglese sono in corso da primavera lavori di adeguamento degli shelter (rifugi/protezioni di cemento armato) in vista del rischieramento di due squadriglie di F-35A.

Viene citata una "mission Surety" (alla lettera missione Sicurezza) con un aggettivo che secondo i russi sottendo sempre, nel "linguaggio" Nato, questioni legati ad armamenti nucleari.  La "sicurezza", in altre parole, è quella legata allo "stoccaggio" e alla manutenzione degli ordigni nucleari che resta sempre affidata agli armieri americani del 704esimo squadrone Munss (Munitions Support Squadron). Ovvero gli Stati Uniti gestiscono in prima persona i loro ordigni nucleari che possono però essere portati in volo dai cacciabombardieri degli alleati, in questo caso i Tornardo e presto dagli F-35 (lo stesso vale per l'Italia) che devono di frequente rinnovare la "certificazione" (sia per quanto riguarda i velivoli sia per quanto riguarda i piloti) per l'utilizzazione delle bombe atomiche.

Arsenale nucleare

Detto che in Europa solo Gran Bretagna e Francia dispongono di un loro arsenale nucleare nonché dei mezzi (aerei e missili anche ospitati da navi) per utilizzarlo, la notizia dell'arsenale americano in Inghilterra (dopo una pausa di una ventina d'anni) ha innescato la reazione di Mosca che fin dalle prime, e perduranti, difficoltà nell'operazione Speciale (l'invasione dell'Ucraina) ha più minacciato di ricorrere ad armamenti nucleari in particolare se salirà di livello il sostegno della Nato a Kiev.

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha tuonato: «Se mai verrà fatto questo passo (il ritorno dell'arsenale nucleare americano in Gran Bretagna, ndr), lo considereremo come un passo verso un'escalation. E' un passaggio degli Stati Uniti e della Nato verso una linea apertamente conflittuale che punta a infliggere una "sconfitta strategica" alla Russia . Saremo costretti ad adottare contromisure per proteggere il nostro paese»

L'Italia

La sfuriata russa contro la Gran Bretagna arriva mentre a Ghedi e ad Aviano, come scritto di recente, sono in corso analoghi lavori di ammodernamento delle strutture "nucleari" delle basi. 

In realtà l'Italia non dispone più di F-16, mentre i compiti "nucleari" dei Tornado saranno via via trasferiti agli F-35

E in aprile è stato "tanato" da Italmilradar il volo  del cargo americano  Globemaster III Boeing C-17A dell'Usaf partito dalla base di Ramstein per atterrare dopo poco più di un'ora a Ghedi, dove è schierato un distaccamento del 704esimo squadrone del Munss americano (Munitions Support Squadron) simile quello in forze alla base Nato di Aviano (Pordenone). E poche ore dopo il balzo dello stesso cargo da Ghedi proprio ad Aviano. 

Ora il Globemaster III, quadrigetto che a pieno carico pesa fino a a 260 tonnellate lungo e largo più di 50 metri, in questo caso del 62° Squadrone dell'Usaf di base alla "Lewis-McChord" di Tacoma, nello stato di Washington,  è al momento l'unico velivolo cargo destinato a trasportare testate nucleari. 

 

L'arsenale nucleare in Italia

 Da quando gli Stati Uniti hanno deciso di "stringere" questo arsenale solo in due basi, Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone), si valuta che siano da 70 a 100 gli ordigni B61-11 affidati esclusivamente agli armieri americani del 704esimo squadrone Munss (Munitions Support Squadron). 

Bombe che a Ghedi (una ventina) possono essere agganciate ai pod (piloni) sub-alari dei veterani Tornado dell'Aeronautica militare italiana, che hanno sostituito gli F-104, mentre ad Aviano (da 50 a 80) sono per ora utilizzabili di certo gli F-15E e gli F-16 americani. 

Il governo italiano inoltre ha stanziato negli anni scorsi 23 milioni per ammodernare gli 11 bunker dell'aeroporto militare “Luigi Olivari” di Ghedi, sede del 6° Stormo caccia.

I militari americani del Munss si occupano di custodire, fare manutenzione e assistere gli armieri italiani quando si tratta di agganciare le bombe sotto i velivoli italiani: sono sempre gli americani che conservano anche i codici (sempre doppi) che "armano" le bombe. Sono disponibili anche mock-up, bombe disarmate, che vengono usate per i voli di addestramento. La "licenza" che abilita i Tornado italiani (così come quelli tedeschi, ad esempio, oppure gli F-16 A/B del Belgio) a trasportare ordigni nucleare va rinnovata di frequente.

 

I Tornado tuttavia, operativi da 40 anni, dovrebbero essere dismessi entro la fine del 2030, sostituiti dagli F-35 in questo compito di deterrenza: una parte della flotta italiana, che sarà di 90 velivoli di cui 60 nella versione A a decollo e atterraggio convenzionale, è adatta a ospitare nella "pancia", la parte inferiore della fusoliera, queste bombe che non vanno quindi più appese alle ali. E' la concezione di aereo stealth, "invisibile" ai radar, che obbliga il design degli aerei e dei carichi che trasportano ad avere meno spigoli possibili e così il vano bombe dell'F-35A viene usato anche per questo tipo di bombe. 

Le B61, costruite in varie versione dagli anni 60 in piena guerra fredda, sono bombe nucleari all’idrogeno realizzate dalle americane Sandia e Los Alamos  nel Nuovo Messico: la versione 11 non è ritenuta più all'altezza dello scenario geopolitico degli ultimi anni e così già nel 2013 il Pentagono stanziò 11 miliardi di dollari per pensionare le 200 B61 "europee". Si passerà al modello B61-12, che è anche teleguidabile grazie ad alette e con testata di 50 kilotoni (circa il triplo della bomba di Hiroshima), trasportabili solo dagli F-35A. La precisione di queste bombe viente stimata da 30 a 60 metri rispetto al bersaglio e la potenza della carica nucleare può essere calibrata.

Ultimo aggiornamento: 22:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA