Una «bomba atomica su Gaza»: chi è Amichai Eliyahu, il ministro della cultura israeliano che vuole cancellare la Palestina

L'uomo appartiene all'estrema destra. Netanyahu frena: "Parole oltraggiose e fuori dalla realtà"

Domenica 5 Novembre 2023
Una «bomba atomica su Gaza»: chi è Amichai Eliyahu, il ministro della cultura israeliano che vuole cancellare la Palestina

Amichai Eliyahu, il ministro della cultura israeliano che ha invocato la bomba atomica su Gaza, non è nuovo a uscite fuori dalle righe e provocazioni.

Oggi ha detto: «Una bomba atomica su Gaza sarebbe una delle possibilità, anche se ne andasse della vita dei 240 ostaggi israeliani perché le guerre hanno un loro prezzo». «Le parole di Eliahu sono oltraggiose e fuori dalla realtà - ha replicato Netanyahu. - Le nostre forze operano sulla base del diritto internazionale, per non colpire innocenti». Eliahu ha allora osservato: «Era solo una metafora». Eppure più di una volta ha manifestato l'intenzione di volere cancellare la Palestina.

Amichai Eliyahu, chi è

 

Del resto il governo Netanyahu è pieno di ministri di estrema destra che fanno a gara a chi è più fascista. Membro del Jewish National Front il ministro israeliano di estrema destra per gli affari e il patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu ancora poco tempo fa – e da ministro – aveva esortato Tel Aviv ad annettere la Cisgiordania occupata. Il ministro estremista aveva definito “fittizia” la Linea Verde, che separa i territori palestinesi occupati nel 1948 – ora Israele – da quelli occupati nel 1967.

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«Non penso davvero che esista una linea verde. È una linea fittizia. Questa è la nostra patria. È qui che è nato il popolo ebraico», ha spiegato. Parlando alla radio dell’esercito israeliano, ha poi detto: «L’atteggiamento dello Stato di Israele secondo cui qui ci sono due stati è un errore. Dovremmo imporre la sovranità su Giudea e Samaria. Dovremmo portare avanti questo processo il più rapidamente possibile, nel modo più intelligente possibile. Dovremmo cominciare a dirlo ovunque, per creare il riconoscimento internazionale che questo posto è nostro. Tutti capiscono che le nostre radici e la nostra storia sono lì e quindi penso che l’intera Linea Verde sia solo un’anomalia. C’è una realtà distorta che dobbiamo cancellare».

Ultimo aggiornamento: 16:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA