Non si viaggia sempre in due. Non sempre si vuole essere accompagnati. Non Valentina Lodovini.
Il suo viaggio l’ha cominciato da bambina inseguendo un palloncino rosso con dentro un grande sogno.
IL PROVINO
E così a 19 anni la vita gli cambia. Merito di un’amica. Il suo viaggio comincia da un provino. «Mi hanno chiesto un monologo». Fatto, presa. Da lì «è cominciato tutto, il mio viaggio. Un viaggio continuo». Spesso da sola. «È la mia natura e non ne posso rifuggire. Viaggio da solo nella mia testa perché devo scappare, perché voglio stare da sola. Ne ho bisogno. Sono una donna indipendente. Anche se ho capito che non è un bene…». Si perché «sono una persona che si mette sempre in situazioni non comfort-zone: io la copertina di Linus non l’ho mai voluta. E non la voglio». Per Valentina «è un mettersi sempre in discussione ma anche non riuscire a trovare mai pace con se stessa (sorride, ndr). Mia mamma mi diceva sempre: “Tu non hai pace”. Forse aveva ragione lei…». Già sua mamma. Quello è un viaggio speciale che continua a fare con la sua fede «sempre con me. Mi mancano tante cose di lei ma soprattutto il suo odore». Per troppo tempo «mi sono auto sabotata. Fa parte della mia natura anche se ci ho lavorato tanto. E continuo a farlo. Anche questo è un viaggio. Mi sono sentita in debito: la mia realtà ha superato il mio sogno. A volte non è stato facile accettarlo». Ora «c’è più consapevolezza, c’è più accettazione, più amore verso me stessa. Piano, piano mi prendo più cura di me. È stato un percorso prezioso che continuo a fare».
LE RADICI
Guardandosi allo specchio non si è mai sentita bella. Nemmeno dopo “Benvenuti al Sud”. Nel suo viaggio non ha mai voluto coinvolgere nessuno perché «ci tengo a proteggere la mia intimità e anche le persone che ne sono coinvolte. Lo trovo giusto». Per una come lei che prende l’aereo per andare a Londra a vedere i Blur o vola a Vienna per la prima del film di Nolan non esistono le parole “per sempre” e “mai!”. «Sono due parole a cui non credo, che mi limitano». Ma un per sempre alla fine c’è anche per lei, per Valentina Lodovini che dopo ogni suo “viaggio” torna a casa, a San Sepolcro dove è cresciuta. Lì respira le sue radici. Lì vede la sua famiglia, i suoi nipoti. È lì che c’è l’unico per sempre della sua vita. «È vero: i miei nipoti li amerò per sempre. Sono nel cuore del mio cuore. Loro mi hanno spinta a essere migliore». Ma con i suoi cinque nipoti si sente una zia imperfetta. «Vorrei essere più presente, vorrei fare un viaggio con ognuno di loro. Mi piacerebbe portarli a Parigi, la città dell’amore». E il tuo prossimo viaggio? «Ancora in Irlanda. Questa terra ha qualcosa di misterioso che mi fa stare bene…».