Gucci, la Grecia dice no alla sfilata sull'Acropoli

Mercoledì 15 Febbraio 2017
Gucci, la Grecia dice no alla sfilata sull'Acropoli
Una sfilata di moda sull'Acropoli di Atene? Gucci avrebbe voluto farla, disposta in cambio a sborsare 2 milioni di euro nell'arco di cinque anni, finanziando così lavori di restauro o altri progetti del genere stabiliti dalle autorità greche. Ma la Grecia, il paese salvato dal default e strozzato dai debiti con la Ue, ha detto di 'nò a Gucci: in maniera netta e senza appello, schiena dritta e senza compromessi.

«Il carattere culturale unico dei monumenti dell'Acropoli è incompatibile con questo genere di eventi», si è pronunciato ufficialmente il Consiglio centrale archeologico greco (Kas), che supervisiona tutti i siti antichi della Grecia, come riferisce online il quotidiano Ekathimerini. Nelle intenzioni della Gucci, la sfilata, della durata di circa 15 minuti, doveva svolgersi a giugno davanti ad un pubblico di circa 300 persone, su una passerella da allestire tra il Partenone e l'Eretteo. E la ministra della cultura, Lydia Koniordou, ha sottolineato che «il Partenone è un monumento importante e un simbolo universale che noi greci dobbiamo proteggere, in particolare alla luce dei nostri sforzi in corso per riunire i marmi del Partenone».

Gucci dopo queste prese di posizione ufficiali, non replica sul tema della sfilata tra le colonne dell'Acropoli, ma precisa e spiega «di aver avuto un incontro con le autorità elleniche per esplorare la possibilità di un progetto di collaborazione culturale a lungo termine». Chi trovasse un'eresia l'accostamento tra un brand della moda di lusso e un patrimonio artistico dell'umanità dovrebbe comunque ricordare i tanti esempi sul tema, e Gucci stesso sottolinea che il suo marchio «non è nuovo a iniziative di questo genere. Negli ultimi anni abbiamo collaborato con istituzioni quali Palazzo Strozzi a Firenze, Minsheng Museum a Shanghai, Chatsworth House in Inghilterra e Lacma a Los Angeles».

Le «speculazioni pubblicate relative a presunti impegni o offerte economiche diretti o indiretti, sono destituite da ogni fondamento», è lo stesso portavoce a smentire che Gucci «avrebbe offerto 56 milioni di euro alle stesse autorità greche per una collaborazione culturale che prevedeva anche una sfilata della griffe fiorentina nel sito archeologico».
Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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