La giustizia per essere tale deve essere rigorosa ma credibile

Sabato 30 Gennaio 2016
14
Egregio direttore,
il morto doveva essere il tabaccaio e non il ladro. Al tabaccaio conveniva lasciarsi derubare per l’ennesima volta e magari farsi sparare piuttosto che difendere il suo negozio e la sua famiglia. Una giustizia che ci mette quattro anni per poi emettere un verdetto così severo da non dare la possibilità al malcapitato di dare un futuro sereno alla sua famiglia si chiama ingiustizia!


Franca Tombola 
Campo San Martino (Pd)


Caro lettrice,
la sua è una delle numerose lettere che ci son giunte sulla sentenza nei confronti di Franco Birolo, il tabaccaio padovano che 4 anni fa sparò, uccidendolo, uno dei tre ladri che stavano svaligiando il suo locale. Sentenza stupefacente non solo nei contenuti (2 anni e 8 mesi di condanna più 325mila di risarcimento ai familiari del ladro) ma anche alla luce del fatto che la stessa accusa aveva chiesto l'assoluzione di Birolo. Naturalmente non voglio mettere in discussione né la buona fede del giudice né la correttezza formale delle sue decisioni. Ma se una legge consente una sentenza del genere, questa legge è profondamente sbagliata e ingiusta. Condannare la vittima di un furto a risarcire i familiari del ladro è un capovolgimento della realtà. La giustizia per essere tale deve essere rigorosa ma anche credibile. Se non lo è, vanifica la sua funzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci