Due pesi e due misure per la "ribellione" dei sindaci Anche per questo la sinistra è ai minimi termini

Venerdì 4 Gennaio 2019
40
Caro Direttore,
certo che questi sindaci di sinistra hanno uno strano concetto di democrazia, o forse è democratico solo quello che va bene a loro. Probabilmente hanno dimenticato che la legge sulla sicurezza appena varata dal governo (eletto democraticamente dal popolo, non come quelli passati) è stata firmata dal Capo dello Stato, fortemente voluto da loro stessi, ed al quale ora non riconoscono l'avallo alla legge in questione. Dove andremo a finire se i rappresentanti delle istituzioni stesse non rispettano le leggi, e come si potrà in futuro pretendere che siano i cittadini comuni a rispettarle? Ci sentiremo tutti legittimati a fare quello che ci pare. Anarchia.

Gerardo

-- -

Caro lettore,
l'opinione del nostro giornale su questa ribellione di alcuni sindaci del Pd sul decreto sicurezza è già stata espressa in modo come sempre efficace e totalmente condivisibile, ieri, su queste colonne da Carlo Nordio. Mi limito ad aggiungere una piccola e un po' provocatoria considerazione. Se in passato alcuni sindaci, magari di centro-destra, si fossero rifiutati di applicare una legge dello Stato sarebbero stati immediatamente etichettati come eversori, molti giornali avrebbero gridato all'attentato alla Costituzione e forse sarebbe spuntato anche un magistrato che avrebbe emesso un avviso di garanzia. Oggi invece Orlando & c. vengono invocati da qualcuno come salvatori della patria nonché, ovviamente, della democrazia. Ma questa logica dei due pesi e due misure è tra le ragioni che hanno ridotto ai minimi termini la sinistra italiana che sembra ormai incapace non solo di comprendere i cambiamenti della società ma anche di imparare dai propri errori.
Ultimo aggiornamento: 14:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci