Zonin e il suo maxi compenso, sarebbe un bel gesto rinunciarvi

Venerdì 11 Marzo 2016
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Caro Direttore,
la Banca Popolare di Vicenza ha regalato nel 2015 un milione di euro per il lavoro svolto, in linea con il 2014, al presidente Gianni Zonin. In parole povere il suddetto presidente ha percepito in 24 mesi due milioni di euro, pari ha 83.333,33 al mese. Senza considerare che è stato il periodo più disastroso della storia dell'istituto, sottolineo, per rispetto verso ai non addetti ai lavori, che in questo periodo i soci hanno visto sparire circa 5 miliardi di euro delle famiglie venete, senza contare le decine di aziende pressochè distrutte.


Luciano Bertarelli
Rovigo



Caro lettore,
il fatto che Gianni Zonin in qualità di presidente della Banca Popolare di Vicenza abbia incassato nel 2015 un milione di euro è una non-notizia. Nel senso che era ben noto che questo fosse l'ingente compenso del numero uno dell'istituto berico. Un appannaggio, considerate le dimensioni della popolare vicentina, del tutto fuori mercato, ma che Zonin aveva incassato anche negli anni precedenti, senza peraltro che nessuno avesse nulla da eccepire.
La vera notizia sarebbe stata un'altra: che Zonin, come qualcuno anche ieri gli ha suggerito, avesse deciso, nel momento in cui lasciava la presidenza, di rinunciare per il 2015 a incassare questa maxi-prebenda. Di fronte agli enormi sacrifici che i soci della banca stanno sopportando, sarebbe stato un bel gesto. È ancora in tempo a farlo: ci pensi.
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