Caro direttore,
il Gazzettino su Internet è accusato di aver dato false notizie, fake news come si dice oggi, sulla Pedemontana. Cosa c'è di vero?
F.C.Venezia
Caro lettore,
nulla di nuovo sotto il sole. I fatti sono questi: nel Documento economico finanziario, il cosiddetto Def, approvato nei giorni scorsi dal governo anche con il voto dei ministri M5S c'è un dettagliato elenco di grandi opere che verranno sottoposte ad un'analisi costi-benefici. Una sorta di tagliando per verificarne congruità e fattibilità dal punto di vista economico. Tra queste opere non c'è la Pedemontana veneta. Obietta qualche 5stelle: non c'è perché è un'opera regionale. Vero, ma nell'elenco del Def delle opere che saranno sottoposte a verifica c'è per esempio la Pedemontana lombarda che è pure regionale. E come spiega bene il Commissario Corsini nell'intervista che pubblichiamo oggi, se avesse voluto il governo avrebbe comunque potuto inserire anche la Pedemontana veneta tra le opere da verificare. Evidentemente non l'ha voluto fare o la richiesta di farlo, ammesso sia stata avanzata, è stata respinta. Questi i fatti che naturalmente non hanno fatto felici i pentastellati veneti i quali avevano fatto del no alla Pedemontana un loro cavallo di battaglia.
In politica, come nella vita, le battute d'arresto e le sconfitte non fanno mai piacere. Ma bisogna imparare ad accettarle. I pentastellati locali evidentemente non la pensano così e cercano di nascondere un loro insuccesso inscenando una campagna mediatica contro chi ha il torto di aver dato una notizia a loro sgradita.
Nessuno scandalo e nessuna sorpresa. Sono metodi a cui siamo abituati: del resto è lo stesso gruppo dirigente che prima delle elezioni invitava i propri candidati a raccogliere ogni tipo di informazione per screditare gli avversari politici. Non deve essere un caso se il Nordest è uno dei territori in cui M5S ha raccolto meno voti: anche in politica ciascuno raccoglie ciò che semina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA il Gazzettino su Internet è accusato di aver dato false notizie, fake news come si dice oggi, sulla Pedemontana. Cosa c'è di vero?
F.C.Venezia
Caro lettore,
nulla di nuovo sotto il sole. I fatti sono questi: nel Documento economico finanziario, il cosiddetto Def, approvato nei giorni scorsi dal governo anche con il voto dei ministri M5S c'è un dettagliato elenco di grandi opere che verranno sottoposte ad un'analisi costi-benefici. Una sorta di tagliando per verificarne congruità e fattibilità dal punto di vista economico. Tra queste opere non c'è la Pedemontana veneta. Obietta qualche 5stelle: non c'è perché è un'opera regionale. Vero, ma nell'elenco del Def delle opere che saranno sottoposte a verifica c'è per esempio la Pedemontana lombarda che è pure regionale. E come spiega bene il Commissario Corsini nell'intervista che pubblichiamo oggi, se avesse voluto il governo avrebbe comunque potuto inserire anche la Pedemontana veneta tra le opere da verificare. Evidentemente non l'ha voluto fare o la richiesta di farlo, ammesso sia stata avanzata, è stata respinta. Questi i fatti che naturalmente non hanno fatto felici i pentastellati veneti i quali avevano fatto del no alla Pedemontana un loro cavallo di battaglia.
In politica, come nella vita, le battute d'arresto e le sconfitte non fanno mai piacere. Ma bisogna imparare ad accettarle. I pentastellati locali evidentemente non la pensano così e cercano di nascondere un loro insuccesso inscenando una campagna mediatica contro chi ha il torto di aver dato una notizia a loro sgradita.
Nessuno scandalo e nessuna sorpresa. Sono metodi a cui siamo abituati: del resto è lo stesso gruppo dirigente che prima delle elezioni invitava i propri candidati a raccogliere ogni tipo di informazione per screditare gli avversari politici. Non deve essere un caso se il Nordest è uno dei territori in cui M5S ha raccolto meno voti: anche in politica ciascuno raccoglie ciò che semina.
