Caro direttore,
solo chi non è onesto intellettualmente può non inorridire all'idea che questo governo riesca a far chiudere-morire Radio Radicale, fonte impareggiabile di trasparenza politica e cultura, attivista laico ma rispettoso di ogni religione-religioso, e voce talmente libertaria da non censurare nemmeno il peggiore dei fascisti-proibizionisti. Radio Radicale è un piacere a casa come in auto, è una bombola di ossigeno sempre pronta, un'insulina e un defibrillatore, un pronto soccorso in servizio permanente, e una compagnia fascinosa. Radio Radicale per il bene di tutti, anche di chi ne ignora l'esistenza, deve vivere e non sopravvivere. Gli antidemocratici-illiberali appena arrivano al potere cercano di inchiodarsi alle poltrone proprio in questo modo, togliendo la voce a tutto quello che non è compiacente, come Radio Radicale (ascoltiamola più spesso sui 104.7 mhz). Se perdessimo Radio Radicale perderemmo l'amicizia del cuore, e si chiuderebbe un epoca e se ne aprirebbe un altra, come fu con il delitto Matteotti.
Fabio Morandin
Venezia
Caro lettore,
facciamo sinceramente nostro il suo appello per Radio Radicale, un'emittente che ha saputo dare la voce anche a chi non l'aveva e si è sempre sforzata di tenere aperte le porte al dialogo andando oltre ogni barriera. Ma a proposito delle ultime righe della sua lettera e al riferimento a Matteotti, mi lasci aggiungere con estrema franchezza una considerazione. Proprio realtà libere e liberali come Radio Radicale dovrebbero averci educato a guardare la realtà senza pregiudizi. A non leggere il mondo attraverso le lenti offuscate e dilatate dell'ideologia o del risentimento. Interpretare la nostra politica e la nostra società evocando continuamente il fascismo, va proprio nella direzione opposta. È un modo consolatorio di interpretare il presente e il futuro guardando nello specchietto retrovisore. Ma non aiuta a capire davvero ciò che sta accadendo. Né a contrastare le derive più pericolose e inquietanti, da qualsiasi parte vengano.
Ultimo aggiornamento: 15:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA solo chi non è onesto intellettualmente può non inorridire all'idea che questo governo riesca a far chiudere-morire Radio Radicale, fonte impareggiabile di trasparenza politica e cultura, attivista laico ma rispettoso di ogni religione-religioso, e voce talmente libertaria da non censurare nemmeno il peggiore dei fascisti-proibizionisti. Radio Radicale è un piacere a casa come in auto, è una bombola di ossigeno sempre pronta, un'insulina e un defibrillatore, un pronto soccorso in servizio permanente, e una compagnia fascinosa. Radio Radicale per il bene di tutti, anche di chi ne ignora l'esistenza, deve vivere e non sopravvivere. Gli antidemocratici-illiberali appena arrivano al potere cercano di inchiodarsi alle poltrone proprio in questo modo, togliendo la voce a tutto quello che non è compiacente, come Radio Radicale (ascoltiamola più spesso sui 104.7 mhz). Se perdessimo Radio Radicale perderemmo l'amicizia del cuore, e si chiuderebbe un epoca e se ne aprirebbe un altra, come fu con il delitto Matteotti.
Fabio Morandin
Venezia
Caro lettore,
facciamo sinceramente nostro il suo appello per Radio Radicale, un'emittente che ha saputo dare la voce anche a chi non l'aveva e si è sempre sforzata di tenere aperte le porte al dialogo andando oltre ogni barriera. Ma a proposito delle ultime righe della sua lettera e al riferimento a Matteotti, mi lasci aggiungere con estrema franchezza una considerazione. Proprio realtà libere e liberali come Radio Radicale dovrebbero averci educato a guardare la realtà senza pregiudizi. A non leggere il mondo attraverso le lenti offuscate e dilatate dell'ideologia o del risentimento. Interpretare la nostra politica e la nostra società evocando continuamente il fascismo, va proprio nella direzione opposta. È un modo consolatorio di interpretare il presente e il futuro guardando nello specchietto retrovisore. Ma non aiuta a capire davvero ciò che sta accadendo. Né a contrastare le derive più pericolose e inquietanti, da qualsiasi parte vengano.