Il caso Norma Cossetto: il contesto storico serve per capire, non per giustificare il male e le responsabilità

Sabato 23 Febbraio 2019
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Egregio direttore,
questa mia perché ritengo doveroso inviare una mia riflessione su un argomento che in questi giorni è di attualità a Padova: l'intitolazione di una strada a Norma Cossetto. Mi era stata chiesta anche un'opinione in merito, in qualità di presidente dell'Anpi di Padova e io ho dichiarato che non vedevo motivi per contestare tale intitolazione, anche se sicuramente partita da una proposta di parte, volta a strumentalizzare la pur tragica vicenda. Se pensiamo che la proposta di laurea ad honorem partì dal comunista Concetto Marchesi, che la medaglia d'oro al valore civile le fu attribuita dal presidente Ciampi, partigiano e antifascista, che il suo nome è in calce alla lapide del Bo' che ricorda i caduti per la libertà, come si fa ad opporsi? Vorrei però che tale correttezza istituzionale venisse dimostrata anche da quei partiti e movimenti che fanno riferimento a destra o destra estrema, quando si parla di quelle persone che hanno lottato per liberare l'Italia dalla dittatura e che non si andasse a pescare nel torbido, insistendo solo, e spesso con dati poco corretti, su alcune vicende, come fanno Giampaolo Pansa e il suo epigono Gianfranco Stella. Si tratta di episodi sicuramente da condannare, ma anche da contestualizzare nel periodo tragico in cui sono avvenuti, periodo che ha visto certo uccisioni di fascisti nell'immediato dopoguerra, ma che ha segnato per il nostro paese l'inizio di una nuova epoca di libertà e democrazia. Questa sarebbe la famosa pacificazione nazionale di cui si parla tanto, anche in questo caso però con parecchia strumentalizzazione.

Floriana Rizzetto,
presidente Anpi Padova



Cara presidente,
pubblichiamo volentieri la sua riflessione. Mi permetto solo di aggiungere che, pur in contesti tragici, ci sono atrocità che non possono essere tollerate e giustificate in alcun modo, chiunque le abbia commesse. Vale per l'orribile assassinio di Norma Cossetto come per altre crudeltà compiute in quella drammatica stagione della nostra storia. Contestualizzare è importante per capire e per comprendere. Non per attenuare le responsabilità. Il male non ha colore né contesto storico. È tale in quanto negazione dell'umanità. Non c'è alcuna ragione superiore che possa giustificarlo o attenuarne la condanna. Soprattutto chi ha lottato per la libertà e la democrazia non dovrebbe cadere nella tentazione di spiegare orrori e assassinii ricordando le atrocità compiuti dal nemico. Perché la somma di due o più crimini non è uguale a zero. Aggiunge sangue al sangue. Dolore al dolore. La pacificazione passa anche dal riconoscere tutto questo.
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