Nigeriano senza biglietto, condannato capotreno: un messaggio negativo

Sabato 20 Gennaio 2018
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Egregio Direttore,
il Gazzettino riportava la notizia che un controllore di treno è stato condannato perché ha fatto scendere un nigeriano sprovvisto di biglietto. Violenza privata. Anzi il giudice ha anche ipotizzato il reato di abuso d'ufficio. Ora, in punta di diritto, può anche darsi che il magistrato abbia operato in base alla legge. Ma che messaggio arriva alla gente comune, a chi il treno lo prende, paga il biglietto e vorrebbe solo arrivare a destinazione, magari in orario. Se la politica non fa nulla per invertire questo andazzo, la sua sorte è segnata, perché significa essere lontani anni luce dalle concrete, effettive esigenze dei cittadini. Dovrebbe essere come una volta: se prendevo una sberla dalla maestra, a casa ne prendevo altre due! Oggi, invece, se faccio il mio dovere vengo punito. Qualcosa non torna o sono io che sbaglio?


Giancarlo Gennari
Loreo (Ro)

Caro lettore, lei non sbaglia affatto.
Il messaggio di questa sentenza è purtroppo uno solo: nel lavoro come nella vita di tutti i giorni, di fronte ad abusi, irregolarità e reati conviene chiudere un occhio e meglio ancora tutti e due. Si eviterà di correre inutili rischi o, come nel caso del nostro capotreno, di essere condannati. In ogni caso è bene dare a Cesare quel che è di Cesare: in questo caso la politica ha ben poche responsabilità. La sentenza porta la firma di un magistrato. Che ha applicato la legge. È vero: le leggi possono essere migliorate, ma in questo caso la sentenza di condanna del capotreno è il risultato della lettura dei fatti data dal giudice. Un'interpretazione dell'accaduto e delle norme niente affatto scontata né dovuta. Per capirci: non c'era alcuna legge che obbligava il giudice a condannare il capotreno. È stata una sua libera scelta. Temiamo influenzata da convinzioni politiche o culturali. Legittime, sia ben chiaro, ma che non dovrebbero condizionare l'attività e le sentenze di un magistrato. In questo caso dobbiamo pensare che sia accaduto. E il risultato è davvero sconcertante. E preoccupante.
Ultimo aggiornamento: 16:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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