Mancano progetti politici forti, così il M5s mantiene i consensi

Martedì 14 Febbraio 2017
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Egregio direttore,
nonostante quello che stanno combinando a Roma, e non solo là, i grillini sono ancora in testa nei sondaggi elettorali. A questo punto chi deve farsi un esame di coscienza sono i partiti storici del centrosinistra e del centrodestra. Devono meditare su quanto disgusto, avversione e antipatia hanno suscitato negli italiani, che preferiscono mettersi nelle mani di gente che ogni giorno cambia idee, programmi e personale.


Rudi Vido

Caro lettore,
l'esperienza ci ha dimostrato che spesso i risultati delle urne smentiscono in modo clamoroso i sondaggi. La cautela è dunque d'obbligo. Tuttavia è vero ciò che lei sottolinea: secondo tutti gli istituti di ricerca le peripezie politiche e giudiziarie della giunta Raggi non hanno determinato sinora una discesa sensibile dei consensi del Movimento 5 Stelle. Come si spiega? Più che il discredito di cui godono le altre forze politiche, a determinare questa stabilità dei consensi credo sia l'assenza di una vera alternativa politica. In questo momento nè il centro-sinistra, terremotato dall'esito del referendum, nè il centrodestra, impegnato nella complessa ricerca di una nuova identità, esprimono leadership e progetti politici sufficientemente forti e credibili da attrarre il voto grillino in eventuale uscita. 
Quindi chi ha votato o aveva intenzione di votare M5s, nonostante i disastri della giunta capitolina, continua, magari turandosi il naso o con minore entusiasmo, a confermare il suo consenso al Movimento. Si dice che i vuoti in politica non esistono. È vero: ma perchè un contenitore politico si svuoti, deve essercene un altro pronto a raccogliere i voti in uscita. In Italia, in questo momento, c'è soprattutto molta confusione.
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