La maggioranza può sbagliare? Certo, ma in democrazia ha comunque ragione

Giovedì 17 Maggio 2018
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Caro direttore, 
forse anche gli elettori sbagliano. Ho pensato che bocciare il referendum 2016 sia stato un grave errore degli elettori, chiaramente evidenziato dalla situazione attuale. Certo abbiamo voluto darla sul naso ad un politico dall'atteggiamento un po' arrogante, ma pagando un prezzo molto alto in quanto abbiamo: rinunciato a eliminare 300 parlamentari; rinunciato a bocciare un sistema bicamerale inutile; rinunciato ad eliminare definitivamente province ed enti vari; rinunciato ad una riforma elettorale di tipo maggioritario. Tutte cose queste che oggi farebbero molto comodo, sia per ridurre un poco l'impossibile spesa pubblica che per semplificare qualcosa della politica italiana e rendere il paese meglio governabile. Ma il referendum proponeva anche un'importante riduzione delle competenze regionali, cosa che veneti e lombardi hanno dimostrato di non gradire in virtù di promesse di autonomia e di benessere fiscale che sono ancora tutte di là da verificarsi. Comprensibile che veneti e lombardi vogliano tenersi strette le loro ragioni, ma è forse il caso di ricordare che loro pagano anche per molte altre regioni decisamente amministrate meno bene e che potrebbero o dovrebbero essere assorbite, eliminate o ridimensionate, a partire da tutte le regioni a statuto speciale. Anche nelle ultime elezioni gli elettori hanno probabilmente sbagliato nel seguire promesse che stanno ora vedendo non saranno realizzabili.

Piero Zanettin
Padova

Caro lettore, 
per millenni la maggioranza degli uomini ha creduto, a torto, che il sole girasse intorno alla terra. Figuriamoci dunque se non può sbagliare anche la maggioranza degli elettori. Il fatto è che, in democrazia, anche quando sbaglia la maggioranza ha ragione. E se qualcuno ritiene che la maggioranza abbia torto, peggio per lui: se ha accettato i principi democratici deve accettare che governi una maggioranza che si sbaglia. Il sistema democratico funziona così e non può funzionare in altro modo. Non è perfetto è semplicemente il migliore tra quelli finora sperimentati Anche per questo esiste l'opposizione: per dimostrare che la maggioranza si è sbagliata. Ma se non riesce a farlo significa che a una maggioranza che sbaglia si contrappone un'opposizione che non è da meglio. Chi ha sostenuto il Sì al referendum del 2016 ha avuto oltre un anno per far valere le proprie ragioni e dimostrare che gli elettori in quell'occasione avevano sbagliato. Mi sembra di capire che non ci sia riuscito. Colpa sua. Non degli elettori.
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