Nel mondo del lavoro è il merito che fa la differenza non il colore della pelle o l'origine del cognome

Mercoledì 27 Giugno 2018
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Egregio direttore, 
ha destato scalpore la scelta di quell'imprenditore Veneto di cui ha parlato ieri il Gazzettino che ha rifiutato l'assunzione di un lavoratore, proposto da una agenzia interinale, motivando il fatto con le potenziali difficoltà che il suo nome di origine straniera e le sue caratteristiche comunicative avrebbero potuto creare difficoltà in un ambiente da lui definito terra terra, fatto da persone che parlano dialetto e hanno dinamiche di relazione molto tradizionali. Un ambiente di lavoro può essere molto particolare, e per la particolare e ristretta composizione umana che lo compone può diventare pericolosamente discriminante per un elemento avulso alla cultura ambientale del luogo, creando problemi all'azienda stessa.
Pensiamo a certi settori ove la totalità dei lavoratori appartengono ad una etnia, ad esempio la distribuzione dei volantini é appannaggio quasi esclusivo dei bengalesi , gli allevamenti bovini e la tenuta delle stalle degli Indiani ed altri settori come l'edilizia dove prevalgono i macedoni e gli slavi in genere: se li ci arrivasse uno diverso le probabilità di conflitti aumenterebbero esponenzialmente, per forza di cose naturale , in quanto in barba alle dichiarate volontà di integrazione che tutti sbandierano ipocritamente ai quattro venti, il diverso genera sempre diffidenza, sospetto e spesso malumori, se ci devi vivere fianco a fianco otto ore al giorno. L'imprenditore in questione ha probabilmente pensato che era meglio evitare possibili problemi che avrebbero potuto danneggiare la sua azienda, tutto qui. Una domanda vorrei porla agli scandalizzati di turno: un imprenditore può o non può scegliersi i collaboratori che più ritiene funzionali alla sua azienda?

C.S.
Venezia

Caro lettore, 
non voglio giudicare nessuno. Ma credo che non vada confuso il pregiudizio con la libertà d'azione e di scelta di un imprenditore. Chi guida un'azienda ha naturalmente il diritto di scegliere i collaboratori che considera più funzionali alla sua attività e ai suoi obiettivi. Anzi una delle principali qualità di un imprenditore è proprio la capacità di scegliersi i collaboratori. Ma le discriminanti dovrebbe essere il merito, le capacità e l'impegno. Non il colore della pelle o le origini del cognome. 
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