L'eccesso di politici e la carenza di statisti

Domenica 10 Settembre 2017
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Egregio Direttore,
due domande per una sola risposta. Di questi giorni i tentativi da parte delle Istituzioni per arginare malcontenti sociali, il mio compreso, che non sono dovuti solo a percezioni astratte, fuorviate da media di parte come ho letto in qualche quotidiano, ma supportate dal vivere di tutti i giorni.
Ad esempio nei locali pubblici con Slot Machine sempre occupate da persone in molti casi conoscenti che sappiamo per certo privarsi e privare famigliari del necessario per vivere buttando i soldi nel gioco d'azzardo.
Altro problema la migrazione incontrollata mascherata da soccorso in mare che aveva raggiunto numeri impressionanti da far temere la tenuta democratica per voce del Ministro responsabile.
In ambo i casi mi sono posto questa domanda fin troppo ingenua, se fino a qualche decennio fa giocare a tombola in luogo pubblico era vietato e per giocare con le slot era obbligatorio recarsi nei Casinò, perché lo Stato ha creato il problema piantando il seme legalizzato vedendolo crescere immobile fino ad arrivare al disastro sociale odierno, costi compresi?
Stessa cosa il flusso migratorio, diversi anni in un crescendo di arrivi in barba alle regole di fatto creando il problema, non riesco a capire se per volontà o incapacità istituzionale. Dove sta la razionalità nel lungo termine dei nostri governanti di turno?
Giuseppe Ave
Torre di Mosto (Venezia)


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Caro lettore,
la risposta alla sua domanda è sciaguratamente semplice: perché in Italia abbondano i politici e latitano gli statisti. E come diceva Alcide De Gasperi: un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alle prossime generazioni. L'invasione dissennata e senza freni delle slot machine e l'assenza di una vera politica sull'immigrazione sono la dimostrazione di questo.
Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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