Juventus, 7 scudetti consecutivi non si giustificano con presunti favori arbitrali e buona stella

Martedì 15 Maggio 2018
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Caro direttore,
più che il bel gioco, con la grande forza di volontà e una buona dose di fortuna che come sempre aiuta, la Juventus ha rivinto un altro scudetto. Purtroppo mancano gli avversari e per diventare campioni bisogna impegnarsi da morire e come dice Chiellini: ci siamo tolti qualche sassolino e ora gli avversari devono stare in silenzio e capire che i più forti siamo ancora noi. Comunque sia la grande Juventus vince facile, e nei momenti topici ha sempre una buona stella oltre che un arbitro amico. Sembra quasi dovuto e scontato ma questo è inopinabile.


Emiliano Andreis 
San Fior (Treviso)


Caro lettore, 
non so se a far prevalere la Juventus sia la sua forza o piuttosto la debolezza degli avversari. Forse l'una e l'altra cosa insieme. Resta il fatto che mi sembra riduttivo spiegare sette scudetti consecutivi semplicemente con i favori arbitrali o con qualche buona stella. Ho la vaga impressione che la Juventus nel corso dell'ultimo decennio, più che sulla debolezza caratteriale di qualche arbitro o sulla sua sudditanza psicologica, abbia potuto contare soprattutto sulla debolezza finanziaria e sugli errori tecnici (vogliamo ricordare la svendita di Pirlo?) delle dirigenze delle squadre avversarie. Se il Napoli avesse avuto una rosa degna delle sue ambizioni e non 12-13 giocatori contati e spendibili in gare di alto livello, non sarebbe arrivato sfiancato a fine campionato. E oggi forse commenteremmo la fine del predominio della Juve e parleremmo del trionfo partenopeo. Non, tanto per cambiare, degli errori arbitrali, veri o presunti.
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