Egregio direttore,
sembra proprio che nella difficile trattativa per creare il cosiddetto centro sinistra allargato, uno dei (pochi) punti fermi e condivisi sia la decisione del governo e del Pd di approvare entro la fine di quest'anno la legge sullo ius soli. Questa legge sarebbe una delle partite di scambio messa sul piatto per convincere Mdp e gli altri partiti a sinistra del Pd, ad andare uniti ai democratici alle prossime elezioni politiche. Forse per rendere più convincente la posizione del suo partito, il ministro e vice segretario del Pd, Martina ha detto che «L'Italia vuole la legge sullo ius soli». In tutta sincerità non so di quale Italia parli Martina e in quale Paese normalmente viva. A me, parlando ogni giorno con le persone normali, pare sia l'esatto contrario e cioè che l'Italia questa legge non la vuole. In ogni caso credo che se il centro sinistra varerà davvero una legge sullo ius soli si condannerà a una sicura sconfitta elettorale.
Luca Pavanello
Treviso
Caro lettore,
non sono in grado di fare alcuna previsione sulle prossime elezioni . Ho invece qualche certezza in più sul tema dello ius soli. Non è la prima volta che in questa rubrica si discute il tema della legge che dovrebbe consentire ai chiunque nasca in Italia di diventare automaticamente cittadino italiano, senza attendere, come è previsto invece oggi, neppure la maggiore età. Torniamo a parlarne perchè è un argomento che interessa molti lettori.
Lo ius soli non è un principio in sè sbagliato. Paesi di consolidata civiltà e democrazia come gli Stati Uniti lo applicano da sempre. Il punto è un altro: non sempre il giusto e il bene sono sinonimi. Una cosa giusta, per essere davvero efficace e sviluppare i suoi effetti positivi, deve anche essere fatta nel momento giusto. Altrimenti si ottengono risultati contrari o negativi. Per lo ius soli il rischio è esattamente questo. In nessun altro paese europeo, con l'esclusione della Germania, esiste una norma del genere. Anche per questo la legge sullo ius soli avrebbe come naturale effetto, quello di attrarre nel nostro paese un ancor più alto numero di immigrati. E, con buona pace del ministro Martina, non verrebbe compresa da molti cittadini. Non favorirebbe l'accoglienza, ma contribuirebbe ad alzare steccati e diffidenze. Proprio ciò di cui non abbiamo bisogno.
Ultimo aggiornamento: 12:59
sembra proprio che nella difficile trattativa per creare il cosiddetto centro sinistra allargato, uno dei (pochi) punti fermi e condivisi sia la decisione del governo e del Pd di approvare entro la fine di quest'anno la legge sullo ius soli. Questa legge sarebbe una delle partite di scambio messa sul piatto per convincere Mdp e gli altri partiti a sinistra del Pd, ad andare uniti ai democratici alle prossime elezioni politiche. Forse per rendere più convincente la posizione del suo partito, il ministro e vice segretario del Pd, Martina ha detto che «L'Italia vuole la legge sullo ius soli». In tutta sincerità non so di quale Italia parli Martina e in quale Paese normalmente viva. A me, parlando ogni giorno con le persone normali, pare sia l'esatto contrario e cioè che l'Italia questa legge non la vuole. In ogni caso credo che se il centro sinistra varerà davvero una legge sullo ius soli si condannerà a una sicura sconfitta elettorale.
Luca Pavanello
Treviso
Caro lettore,
non sono in grado di fare alcuna previsione sulle prossime elezioni . Ho invece qualche certezza in più sul tema dello ius soli. Non è la prima volta che in questa rubrica si discute il tema della legge che dovrebbe consentire ai chiunque nasca in Italia di diventare automaticamente cittadino italiano, senza attendere, come è previsto invece oggi, neppure la maggiore età. Torniamo a parlarne perchè è un argomento che interessa molti lettori.
Lo ius soli non è un principio in sè sbagliato. Paesi di consolidata civiltà e democrazia come gli Stati Uniti lo applicano da sempre. Il punto è un altro: non sempre il giusto e il bene sono sinonimi. Una cosa giusta, per essere davvero efficace e sviluppare i suoi effetti positivi, deve anche essere fatta nel momento giusto. Altrimenti si ottengono risultati contrari o negativi. Per lo ius soli il rischio è esattamente questo. In nessun altro paese europeo, con l'esclusione della Germania, esiste una norma del genere. Anche per questo la legge sullo ius soli avrebbe come naturale effetto, quello di attrarre nel nostro paese un ancor più alto numero di immigrati. E, con buona pace del ministro Martina, non verrebbe compresa da molti cittadini. Non favorirebbe l'accoglienza, ma contribuirebbe ad alzare steccati e diffidenze. Proprio ciò di cui non abbiamo bisogno.
