I grillini sono sempre di più
una forza politica normale

Domenica 7 Febbraio 2016
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Egregio direttore,
Beppe Grillo ha dato ai senatori grillini libertà di coscienza sulla legge che regolerà le unioni civili. Mi chiedo se a parlare sia stato il Grillo comico o il Grillo leader politico.
Se siamo cioè di fronte a una battuta tratta dal suo ultimo spettacolo o una azzardata mossa del capo supremo dei pentastellati. Lei può aiutarmi a sciogliere questo dubbio?

Gianni Cusin

Padova

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Caro lettore,
se è stata una battuta mi sembra che abbia fatto divertire assai poco tanti suoi fans. In realtà il Movimento 5 stelle oscilla da sempre tra pulsioni di democrazia diretta e sussulti peronisti. Vive la contraddizione di una forza politica che cerca di far convivere la partecipazione referendaria con l'autocrazia dei padri fondatori a cui tutto (o quasi) è dovuto e concesso.
Nel caso delle unioni civili questa ambiguità costitutiva è andata irrimediabilmente in tilt. Beppe Grillo con una semplice nota sul suo blog ieri ha cambiato la linea politica di M5S, lasciando libertà di coscienza ai senatori del Movimento sul decreto Cirinnà e in particolare sulla controversa questione delle adozione per le coppie dello stesso sesso. Ma al contrario di quanto era successo altre volte, in questo caso la presa di posizione del leader ha incontrato molte più critiche che consensi: nel Movimento c'è stata un'autentica rivolta contro il padre-fondatore e la sua iniziativa. Le conseguenze politiche di tutto ciò non sono facili da immaginare, ma due dati sembrano emergere. Da un lato sembra abbastanza evidente che tra Grillo e il "suo" movimento le distanze e le insofferenze reciproche siano sempre più marcate.
Dall'altro il tasso di diversità del M5S si sta inesorabilmente attenuando e i grillini sono sempre di più una forza politica normale. Con tutti i pregi e i difetti degli "odiati" partiti.
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