I 5 stelle non fanno paura per la grammatica Ma se gli errori si ripetono, qualche dubbio è lecito

Giovedì 22 Febbraio 2018
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Gentile Direttore,
i 5 stelle fanno veramente paura se anche il Gazzettino mette tanto in risalto gli errori di sintassi di Luigi Di Maio, con tanto di foto nell'edizione di domenica 8 febbraio. Non ho mai rilevato lo stesso trattamento nei confronti di politici, anche ministri, che proclamano in TV credo che è meglio o penso che è giusto; per non parlare dell'utilizzo demenziale di piuttosto che al posto di oppure che, in italiano corretto, ha il significato opposto. Ormai nel gran mare dell'ignoranza dilagante sono pochi quelli che rilevano questo aspetto della decadenza della civiltà. Purtroppo la decadenza è irreversibile: banalità, ignavia, mancanza di ideali che non siano materiali, volgarità, violenza questo riserva il futuro all'Occidente. Non era così quando ero giovane, più di 60 anni fa; ma in ogni caso la storia mi insegna che l'occidente tirerà avanti come continua a fare da 4000 anni, superando le crisi causate dall'imperialismo, dalle invasioni barbariche (migrazioni di popoli le chiamano i tedeschi), dai mongoli, dall'islam, dall'inquisizione cattolica, dal comunismo, dal nazifascismo e dal capitalismo.
Marcello Rossani
Venezia


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Caro lettore,
non è il nostro caso, ma è possibile che a qualcuno il Movimento 5 stelle faccia paura. L'idea che l'Italia possa essere governata come lo è da qualche tempo la capitale del Paese, può per esempio giustificare qualche preoccupazioni in alcuni cittadini. Ma questo non ha nulla a che fare con il risalto, neppure così eccessivo, che abbiamo dato agli strafalcioni grammaticali di Luigi Di Maio. Era una notizia e come tale andava riportata. A me pare che da un candidato premier, giacché di questo stiamo parlando non di un politico o di un aspirante parlamentare qualsiasi, sarebbe perlomeno lecito attendersi la conoscenza della lingua italiana. Qualche inciampo può capitare a tutti, ma se gli errori si ripetono è legittimo porsi qualche domanda. L'appartenenza a questo o a quel partito conta poco. Non c'è nessun trattamento speciale verso i 5 Stelle, nè verso altre forze politiche. È un problema di competenza e di credibilità. Su cui tutti i movimenti e i leader devono misurarsi. A partire dai congiuntivi.
Ultimo aggiornamento: 14:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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