Rispettiamo chi vuole fumare: tra le libertà c'è anche quella di avere dei vizi

Mercoledì 4 Aprile 2018
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Caro Direttore, 
leggo: Il fumo fa male anche all'aperto: una sigaretta inquina più di un tir. Leggo più volte l'articolo, in quanto non credevo a quello che leggevo. Invece è vero: Il fumo uccide! Allora casa possono fare le Autorità competenti per arginare i fumatori incalliti a cominciare dai nostri giovani? Vedo ovunque, soprattutto la nuova generazione, in particolare le giovanissime che aspirano profondamente il fumo, mentre parlano al cellulare, tanto per fare un esempio, come fosse un salvavita. Con l'occasione chiedo: cosa può fare un condomino quando sotto al suo appartamento c'è un terrazzo dove fumano come turchi? 


L.B.

Caro lettore, 
sinceramente non lo so. Ma mi permetta di aggiungere una cosa: non sono un fumatore e non lo sono mai stato, mi fa fisicamente fastidio l'odore di fumo e condivido tutte le battaglie anti-fumo. Ma credo anche che tra le libertà ci sia anche quella di avere dei vizi. Nel rispetto degli altri e delle leggi vigenti, naturalmente. Ma se uno Stato prevede di tassare un determinato prodotto significa anche che ne legittima il consumo. L'abuso no, ma il consumo sì. Quindi se è giusto rendere tutti consapevoli dei rischi del fumo, occorre anche salvaguardare la libertà di chi comunque sceglie di fumare. Almeno finché le sigarette non verranno vietate. Diffido della dittatura salutista che vorrebbe imporci in ogni ambito della nostra vita cosa fare e cosa non fare. Esiste anche la libertà di scegliere. E di sbagliare. 
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