Ex popolari e risparmiatori urlare è legittimo, ma inutile

Sabato 5 Agosto 2017
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Egregio direttore.
mi permetto formulare quanto di seguito, sulla ormai nota vicenda che avvelena il sangue di tanti cittadini/risparmiatori delle ormai ex popolari, Veneto Banca e Pop Vicenza. Nella norma, quando si perde una guerra, chi la vince detta le condizioni ai soccombenti ai quali non resta che confidare nella bontà di chi li ha battuti. Nel caso delle nostre ex popolari, purtroppo per la maggioranza dei cittadini/risparmiatori la guerra è ormai persa e quindi non c'è che da sperare nel buon atteggiamento di chi ormai è al vertice. Continuare a combattere con proclami, riunioni faziose, atteggiamenti bellicosi da parte di chi è soccombente, non può che portare a soluzioni non certo favorevoli. È legittimo che i cittadini/risparmiatori cerchino in tutti i modi di ottenere il massimo ristoro possibile, ma in questo iter è controproducente l'atteggiamento a volte violento che purtroppo emerge da certe anche recenti manifestazioni.
Battista Parolin
Montebelluna



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Caro lettore,
forse non è giusto parlare di guerra: i soci delle popolari venete non sapevano di dover combattere una battaglia. Pensavano solo di aver fatto un buon investimento comprando i titoli di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Si sono invece ritrovati con pochi euro in mano, senza neppure avere la possibilità di difendersi. Ciò detto credo che lei abbia ragione: la rabbia di tanti cittadini è comprensibile e giustificata. Ma i toni belligeranti e intransigenti scelti da taluni comitati finora non hanno portato ad alcun risultato. Anzi, in qualche caso, hanno fatto perdere ad numerosi soci la possibilità di intascare il rimborso del 15 per cento messo a disposizione nei mesi scorsi dalle due banche. Protestare, alzare la voce e chiedere un ristoro per i danni subiti è legittimo: ma non bisogna illudere la gente che ha già pagato un prezzo molto alto al disastro delle ex popolari. Oggi con le due banche vendute a Intesa e destinate a scomparire definitivamente, la possibilità di ottenere risarcimenti sono oggettivamente limitate. Mi rendo conto che è dura da digerire, ma questa è la realtà delle cose. E non saranno urla esasperate e slogan a farla cambiare.
Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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