Chi colpisce una persona di colore va punito severamente Ma l'Italia è davvero diventata razzista? E perchè?

Martedì 31 Luglio 2018
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Egregio direttore,
davvero rimpiango le estati della mia gioventù quando, complice la canicola, iniziavano i miraggi padani, la pianura immota oppressa dall'afa appiciccosa che ti faceva consumare damigiane d'acqua ed idrolitina, e gli occhi semichiusi a fissare ombre evanescenti che, immancabilmente, si concretizzavano in felini esotici. Tempi di candide ingenuità , di bianche canotte di calzini coi sandali e di enormi tinozze piene d'angurie. Quest'estate invece coll'anticiclone africano - segno del destino?- a stazionare stabilmente alle nostre latitudini ed il termometro sul torrido non più miraggi ma una incredibile caccia al negro. Avvilente ed orribile infatti il susseguirsi di questi assalti, essendo il discrimine solo il colore della pelle, nero, appunto. Ancora più devastanti nel loro squallore etico e morale i distinguo e le giustificazioni che parlano di fake news, di esagerazioni, minimizzando l' inaccettabile realtà di un'estate 2018 che, dopo mesi in cui quotidianamente si è scientemente seminato vento si sta raccogliendo, e purtroppo a piene mani, tempesta.
Vittore Trabucco
Treviso



Caro lettore,
potremmo interrogarci a lungo sulle ragioni per cui si è determinato in Italia un clima come quello che stiamo vivendo. Perchè è vero che chi semina vento raccoglie tempesta. Ma si tratta di capire se a seminare vento non abbia contribuito anche chi, in questi anni, non si è preoccupato dell'impatto sociale che un'immigrazione sregolata e incontrollata avrebbe potuto avere sulle nostre comunità. L'Italia non è mai stato un paese razzista. Se i germi di questo terribile morbo si stanno davvero insinuando nel nostro tessuto sociale le ragioni vanno analizzate con serietà, senza rincorrere facili polemiche politiche. Oggi però è il tempo della solidarietà e della condanna. Saranno le indagini a dirci perchè l'atleta azzurra Daisy Osakue è stata aggredita e ferita. Ma colpire una persona per il colore della sua pelle è intollerabile e agghiacciante. E chi si rende protagonista di gesti simili non può avere alibi e va punito con il massimo della severità. Evitiamo però di trasformare vicende gravi in uno scontro propagandistico. Non è di questo che abbiamo bisogno. Ma di comprendere e reagire.
Ultimo aggiornamento: 15:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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