Un Paese che liberalizza l'eutanasia non è né più libero né migliore

Venerdì 26 Ottobre 2018
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Egregio direttore,
la Consulta non ha sentenziato nel processo Cappato, invitando il Parlamento a legiferare adeguatamente con provvedimenti appropriati. Si ripropone il tema etico del fine vita e l'autodeterminazione della persona: è giusto, è sbagliato? Essere liberi fino in fondo, non significa solamente avere il diritto di poter scegliere come vivere ma pure come morire. Purtroppo, causa una legislazione carente in materia perché condizionata pesantemente da interferenze vaticane, ciò non è possibile. Aleggia un colto integralismo benpensante il quale con in suo lamento moralista vorrebbe costringere il resto del mondo a subire concetti che non gli appartengono. La Corte d'Assise di Milano ha inviato l'ennesimo messaggio a chi di dovere affinché anche i sordi possano capire: il segnale trasmesso avrà sviluppi?

Silvano Lorenzon
Maserada sul Piave(Tv)


Caro lettore,
non credo di potermi considerare colto e non so esattamente cosa significhi nel 2018 essere un benpensante. Certamente non sono e non sono mai stato un integralista. Né ho l'attitudine a lamentarmi. Tuttavia faccio fatica a considerare una conquista di libertà e di civiltà, la facoltà assoluta di decidere quando e come morire. Mi pare piuttosto l'esempio più alto(o più basso) di rassegnazione a un individualismo esasperato e senza speranze. Non ne faccio un problema di fede, che pure ha la sua importanza nell'orientare le nostre scelte in campo etico. Ma di umanità. Le faccio una domanda: se lei vede un uomo che si sta buttando sotto un treno o giù da un ponte, cosa fa: cerca di salvarlo e di dissuaderlo o lo aiuta a farla finita? Immagino la prima ipotesi: perché questo ci suggerisce il nostro istinto, la nostra dimensione di uomini. E allora perché, in un'epoca in cui la medicina ha fatto passi da giganti e molte malattie sono diventati curabili, dobbiamo introdurre il diritto al suicidio e, anzi, inventarci leggi che lo facilitino? Certamente il fine vita, come sollecita anche la Corte Costituzionale, ha oggi bisogno di un inquadramento legislativo più consono e adeguato ai tempi. Ma continuo a pensare che l'eutanasia sia una sconfitta e vorrei vivere in un mondo e in un Paese che investe sulla vita, non sulla morte.
Ultimo aggiornamento: 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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