Alla guida con il cellulare in mano, un'emergenza che va affrontata

Martedì 3 Luglio 2018
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Caro direttore, 
sabato 30 giugno ore 9.30 circa, A27 direzione Sud zona Treviso Nord, poco traffico. Vado al mare col camper, velocità 100/110, corsia destra. Sto per raggiungere un pullman di quelli a lunga percorrenza leggermente più lento di me. A 200 metri dal mezzo mentre mi preparo al sorpasso, ma ecco improvviso uno scarto a destra del bus che poi ritorna in carreggiata. Mia moglie, seduta alla mia destra non si accorge di nulla. Scommetto che l'autista sta usando il telefonino; adesso lo supero, controlla e vedrai. Passiamo a fianco, verifica e mi guarda sbalordita. Era così. Io sorrido.


D. Chiesa
Pieve di Cadore


Caro lettore, 
lei giustamente sorride perché non le è successo nulla: il pullman è rientrato nella sua corsia e lei ha potuto proseguire senza problemi. Ma, lo sa anche lei, poteva andare peggio. Il numero di incidenti causati dall'uso dei telefonini alla guida è in costante crescita. E sempre più spesso accade che passeggeri e utenti fotografino conducenti di bus intenti a parlare al cellulare mentre guidano. Si tratta di cattive e pericolose abitudini che vanno contrastate. In che modo? Aumentare pene e sanzioni spesso è inutile: più che a contrastare e ridurre realmente il numero di reati, serve a mettersi in pace con la coscienza. Ma in questo caso credo che sarebbe necessario un deciso giro di vite. Servono pene e multe più severe per chi viene beccato a telefonare mentre guida, sopratutto se si tratta dell'autista di un bus, pubblico o privato non importa. E naturalmente all'aumento delle pene va affiancata un'intensificazione dei controlli. Siamo di fronte a un'emergenza: dobbiamo affrontarla come merita.
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