Niente fa fare: sugli italiani e il calcio aveva proprio ragione Winston Churchill

Mercoledì 18 Aprile 2018
Niente fa fare: sugli italiani e il calcio aveva proprio ragione Winston Churchill
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Caro direttore,
la ringrazio per la risposta data sul giornale del 13 aprile in relazione del rigore dato contro alla Juventus nella partita di Champions contro il Real Madrid. Per prima cosa affermo che sono juventino e che martedì sera ho tifato per la Roma e continuerò a tifare da vero sportivo. Sono sicuro che invece mercoledì il signor Beggio che ha scritto la lettera pubblicata dal Gazzettino il 15 aprile, non ha tifato certamente per la Juventus, visto l'astio che ha contro di essa. Prima di essere juventino sono italiano ed è mia soddisfazione vedere affermata una squadra italiana. Intervengo, allora, per chiarire che sia dai giornali sportivi italiani, sia da quelli spagnoli (al di sopra di ogni sospetto), a tutt'oggi stanno ancora discutendo se esisteva o no il rigore dato al Real. Il signor Beggio invece è sicuro che non era rigore. Lo proporrei alla Figc come arbitro, in quanto conosce alla perfezione le regole calcistiche (se fosse capitato alla sua squadra sicuramente avrebbe assegnato il rigore contro). Lui afferma anche che l'era Juve è finita. Ma sbaglio o siamo i primi in classifica? Siamo gli unici ad aver vinti 6 scudetti consecutivi. Forse la squadra del signor Beggio non sta vincendo nulla o forse lui si è distratto. Non occorre infine che difenda Buffon perché ancora adesso serve all'Italia: se siamo stati eliminati dai campionati mondiali è perché non sono stati segnato dei gol.

Germano Bernardi
Mestre


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Caro lettore,
credo che le sue parole non convinceranno il signor Beggio e tanti come lui. Ma non c'è da scandalizzarsi o stupirsi: l'obiettività nei tifosi - in tutti i tifosi esiste solo quando coincide con le proprie convenzioni e ancor di più con gli interessi della squadra del cuore. Il rigore assegnato al Real Madrid diventerà uno dei molti tormentoni che, da sempre, animano le dispute calciofile. Al termine delle quali ognuno rimane comunque della sua incrollabile opinione.

C'è una illuminante definizione, attribuita all'intelligenza acuta di Winston Churchill. Dice che gli italiani perdono le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre. Per nostra fortuna di guerre non ne facciamo più. Ma sul calcio, almeno da questo punto di vista, siamo imbattibili: continuiamo a combattere battaglie inarrestabili.
Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 21:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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