Canone tv, la burocrazia continua
a complicare le cose più semplici

Martedì 19 Gennaio 2016
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Caro direttore,
non possedendo alcun apparecchio televisivo, su indicazione dell'apposito sito che non contiene le indicazioni della documentazione necessaria per fare domanda di esenzione dal pagamento del canone, mi sono recata all'Agenzia delle Entrate in via Turazza a Padova e dopo aver fatto la coda, vengo informata dall'addetto che occorrono: una fotocopia documento di identità, compilazione di un modulo da loro fornito in cui vanno inseriti dei dati reperibili sulla bolletta Enel, riguardanti la data del contratto di fornitura.
Documenti di cui sono sprovvista, perchè non informata dal sito della Rai.
Ho chiesto di fare la fotocopia sul posto, ma sono sprovvisti di fotocopiatrice. Sono dovuta tornare a casa, a Montà, (dieci chilometri, che in totale fanno 40) munirmi di bolletta elettrica e fotocopia del documento di identità, ritornare all'Agenzia (altri dieci chilometri), rifare la coda e finalmente allo sportello ho potuto inoltrare la domanda di esenzione, che sarà trasmessa alla Rai di Torino, e debbo attendere la risposta. Vergogna! Con questa oltre che protestare, spero di essere di aiuto a tutti quelli che si trovano a risolvere questo problema.

Adriana Gheller

Padova

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Cara lettrice,
grazie per la sua testimonianza: i non possessori di televisione sono avvisati e sanno cosa li aspetta.
Certo, della semplificazione normativa avevamo un'idea un po' diversa, ma tant'è dobbiamo rassegnarci. Molti uffici pubblici esprimono la loro eccellenza nel complicare le cose più semplici e nel creare un problema per ogni soluzione.
Speriamo almeno che tutti coloro che la televisione la posseggono e, da quest'anno, pagheranno il canone Rai nella bolletta elettrica non finiscano anch'essi nel tritacarne di qualche burocrazia.
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