Multa dall'autovelox, pago o aspetto la prossima rottamazione delle cartelle?

Venerdì 15 Dicembre 2017
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Caro Direttore,
le chiedo un consiglio su quale delle due opzioni scegliere, di seguito elencate, alla prossima notifica di multa. Comune di Venezia, solito autovelox per fare cassa con limite di 50 Km/ora in una strada extraurbana (tant'è che a seguito di proteste hanno già riportato il limite a 70 Km/h). Supero di poco questo limite. Opzione A: ricevo la multa di 185 ero. La pago. Invio un fax che comunica l'intestatario dell'auto. Non basta. A distanza di mesi mi viene comunicato che la ricevuta del mio fax non ha un orario di invio compatibile con il documento inviato. Altri 305 euro di multa. Complessivamente quindi per aver superato di poco i 50 Km/h in una strada che oggi ha il limite di 70 km/h devo sborsare quasi 500 euro. Opzione B: viene notificata la multa. Straccio tutto. Spero che vada in prescrizione e se non va in prescrizione tanto sicuramente ci sarà pur sempre, tra qualche anno, un comma della Legge di Bilancio che prevede una rottamazione delle cartelle esattoriali da pagare in comodissime 20 rate. Secondo lei, caro Direttore, quale delle due opzioni sceglierò alla prossima notifica di multa?

Gianpaolo Versuro
Spinea (Venezia)


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Caro lettore,
credo proprio che lei non abbia alcun bisogno dei miei consigli. Ma il suo caso conferma l'anomalo rapporto tra cittadini e potere statuale che persiste in Italia. Certamente lo Stato ha il diritto-dovere di fissare regole e imporre sanzioni a chi non le rispetta. Ma lo Stato, per essere credibile, avrebbe anche il dovere di garantire al cittadino un quadro di certezze. Purtroppo assai spesso così non è. Norme, divieti e multe sono variabili e ballerine. E l'atteggiamento del potere pubblico appare non raramente ingiustamente vessatorio nei confronti del cittadino-contribuente.

Proprio su queste pagine un magistrato di lungo corso come Carlo Nordio parlando del fisco, osservava che in Italia un imprenditore neppure se assolda un esercito di consulenti e paga le tasse fino all'ultimo centesimo può ritenersi al riparo da defatiganti verifiche e salatissime sanzioni. Come negarlo? Chi infrange le leggi, fiscali e non, commette un reato. Anche grave. Ma se ai cittadini è doveroso chiedere il rispetto (non la personale interpretazione) di norme e regole, dallo Stato è giusto pretendere trasparenza, chiarezza e certezza. Innanzitutto dei diritti.
Ultimo aggiornamento: 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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